(EDITORIALE AS ROMA – ANTI O PRO, IL FUTURO DELLA ROMA INTERESSA – FORZA-ROMA.COM) – La Roma fà notizia e su questo non ci piove. Portali d’informazione, carta stampata, radio, tv private, tutti, chi più chi meno, ha alternato a scelte risultate veritiere (pochissime) una serie di disastri informativi di basso livello. Il tutto ha generato a Roma due partiti: gli anti-Sensi e i pro-Sensi soprattutto nell’informazione giornalistica. Fin quando il tifoso, libero ed innamorato della propria creatura, si schiera da una parte o dall’altra, non si grida di certo allo scandalo, perchè si sà che le emozioni, le sensazioni, gli istinti, sono un pò il sale della vita "sportiva" di un tifoso, di qualsiasi fede e colore. A Roma il problema è di gran lunga evidenziato da un fare "disonesto" d’informazione. Non mi riferisco alla messa in gioco delle trattative in dirittura di arrivo: i russi, Soros, Fioranelli, Angelini. Il partito preso è delirante ed al contempo deleterio per il tifoso della As Roma. Perchè da un lato si porta il tifoso all’odio più puro dell’attuale dirigenza, l’ingigantimento delle debolezze economiche della As Roma vengono evidenziate da una parte di "professionisti" dell’informazione, i cosidetti anti-Sensi. Avversi agli anti-Sensi ci sono i pro-Sensi: quelli che amano la Roma e basta, che si accontentano del discorso presidenziale in edizione straordinaria, che non danno credito ad eventuali acquirenti. In questo senso ci sono quelli che tendono a nascondere gli eventuali acquirenti: la Roma fà gola a chi vuole investire nel calcio. La Roma è un prodotto di primissimo livello, ha un seguito non indifferente di pubblico, un marchio che all’estero potrebbe fruttare tantissimo. La Roma non si discute.. si ama. La Roma non si compra… si programma. La Roma si vende… per migliorarla. Al di là del partito anti-Sensi o pro-Sensi, oggi la maggiorparte de tifosi sono quelli che stanno nel mezzo e vogliono una sola cosa: capire e comprendere se per il futuro della maglia giallorossa qualcuno ci stà pensando seriamente.