(NEWS AS ROMA – TOTTI SI SCOPRE SOLO – GAZZETTA DELLO SPORT) – Francesco Totti e quella maglia tirata due volte. Il capitano della As Roma si scopre solo ma da numero uno.
Troppo ovvio parlare dei 181 gol, dell’8˚ posto nella classifica dei cannonieri della Serie A a 3 passi di distanza. No, stavolta si parla di una maglia che vola due volte. Il viaggio d’andata è qualcosa di già visto in un’infinita di situazioni, quello di ritorno invece finora mai, soprattutto quando il numero che vi campeggia sopra è il nome Francesco Totti.
La testimonianza – I fatti sono noti. A fine gara Totti è andato sotto la Curva Sud per lanciare la sua casacca ai tifosi, ma quando il campione aveva già girato la schiena per andare nello spogliatoio la maglia è stata ributtata verso il campo. Francesco, infatti, non se n’è neppure accorto. A raccontarlo è il fotografo Ferdinando Mezzelani (agenzia Gmt), diventato proprietario del cimelio. «Francesco si è diretto verso la parte centrale della Curva Sud — racconta —. Non ho sentito insulti nei suoi confronti, piuttosto indifferenza. Chi ha ricevuto la maglia non era un ragazzino, avrà avuto più di trent’anni, e l’impressione è che la maglia avrebbe voluto tenersela. Poi intorno a lui 2, 3 persone gli hanno detto di ributtarla e lui ha obbedito. E così mi è arrivata fra i piedi».
Frattura – L’etere romano ieri è stato ovviamente bollente intorno a questo tema. Significativa è stata una telefonata di un paio di ultrà (anonimi) che hanno sottolineato come l’errore è stato quello di rigettare solo quella del capitano: «Con lui nessun problema, non volevamo farlo con Totti, ma con tutti», sulla falsariga del brutto inizio di stagione. Messaggio che è stato recapitato direttamente anche allo stesso capitano. Istruzioni per l’uso. Quella parte divenuta ostile al capitano è infinitamente minoritaria rispetto alla totalità del tifo romanista, ma qualche disagio c’è. In realtà altre due volte ci furono frizioni fra gli ultrà e il capitano. Nel novembre 2002, dopo che Totti aveva girato uno spot antirazzismo voluto dal Comune di Roma, al suo slogan: «Io no», rispose uno striscione della Sud che recitava: «Tu no, noi sì». Più grave l’episodio del gennaio 2005. Durante un Siena-Roma di Coppa Italia (1-5) interrotta per 70’ causa fumogeni, il capitano chiese agli ultrà di smetterla, ma gli fu tirato addosso qualche oggetto, tant’è che commentò: «Non so se questa ferita si rimarginerà».
Causa – Sensi E ora? Agli occhi di una minoranza Totti paga la vicinanza ai Sensi. A giugno disse: «Rosella è come una sorella», e qualcuno ha messo in relazione l’appoggio al rinnovo di contratto imminente. Insomma, polemiche E stavolta gol e record sembrano contare meno che mai. Strano, vero?