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(BLOG AS ROMA – C’ERA UNA VOLTA LA ROMA – FORZA-ROMA.COM) – C’è poco da fare: chi vince ha sempre ragione.
Ciò non toglie che ieri la Roma abbia conquistato tre punti, preziosissimi, per carità, ma giocando, probabilmente, la peggiore partita degli ultimi quattro anni.
Si dirà che Ranieri ha avuto poco tempo per lavorare con la squadra; che il tifoso romanista è tendenzialmente critico; che è colpa di Rosella Sensi…
Una serie di attenuanti generiche, supportate dalla forza del risultato positivo. Del resto, se le cose fossero andate diversamente, le stesse scusanti avrebbero lasciato il posto a pesantissimi capi di accusa, in un clima di isterismo collettivo. Rimangono le evidenze.
Con Vucinic, Menez, Baptista, Cerci, Guberti e Okaka fuori dall’undici titolare, il Mister ha sacrificato tutto il potenziale offensivo della squadra, spalmandolo tra panchina, tribuna e casa, nonostante si giocasse al Franchi di Siena e non all’Old Trafford di Manchester.
La Roma ha viaggiato a velocità mezza rispetto al solito, attaccando solo centralmente ed in maniera prevedibile; il lancione di 40 metri di Pizarro per Baptista, al 36’ del primo tempo, ha spento quasi subito le speranze di vedere giocate palla a terra e schemi offensivi validi.
Anche l’organizzazione difensiva, in nome della quale è stata sacrificata la proverbiale fantasia giallorossa, si è vista solo a sprazzi. Gli svarioni non sono mancati ed ancora una volta la retroguardia ha subito goal.
Baptista è entrato dopo quindici minuti di gioco, per puro caso, a seguito dell’infortunio di Brighi, salvo poi essere sostituito a venti minuti dalla fine, per fare spazio a Vucinic, il che significa: scordatevi di vedere in campo contemporaneamente due giocatori offensivi oltre Totti, anche quando si sta perdendo e manca poco alla fine. Ce ne faremo una ragione…
Infondo, con un risultato da recuperare e poco tempo rimasto, abbiamo visto riscaldarsi Motta e Riise, mica Menez. Con un pizzico di sarcasmo direi efficacissima lungimiranza, visto che poi la Roma ha ribaltato il risultato grazie alle reti di due difensori, Mexes e, appunto, il norvegese, nel frattempo entato al posto di Juan. Ma questa è un’eccezione da non trasformare in regola.
Si dice che in periodi di vacche magre, l’importante è vincere. Il gioco arriverà.
Né prendiamo atto e che Dio salvi la Regina… La Regina??? Ma non eravamo la Roma?