(CESSIONE AS ROMA, UNICREDIT STANCA DI ITALPETROLI, ANGELINI SI E’ FATTO VIVO ANCHE CON LA SENSI) – Il sito laroma24 in esclusiva, ha contattato la dirigenza dell’area comunicazione della Banca UNICREDIT, cercando di capire qual’è lo stato attuale della trattativa per il piano di rientro di Italpetroli, debitrice nei confronti dell’istituto di credito di 277 milioni di euro.
E’ vero, come alcune agenzie riportano, che Unicredit sta in un certo senso facendo del pressing sulla dirigenza giallorossa per rientrare del debito?
"Si, Unicredit si è stancata della fase di immobilismo di Italpetroli. Italpetroli non ci sembra abbia fatto granchè per mostrare almeno la buona volontà di rientrare del debito"
Il debito è di 277 milioni?
"Si aggira intorno a quella cifra"
E quale sarà la vostra strategia?
"Ci sono stati accordi disattesi e nessuna operazione, anche solo di buona volontà, per rientrare. Ora pretendiamo di ottenere le cifre dovute e in tempi ragionevoli".
Quindi un’offerta sulla Roma sarebbe gradita?
"E’ uno degli asset, quindi si".
E spingereste per farla accettare?
"Se alla luce dei fatti fosse l’unica occasione di rientro, si".
Angelini si è fatto sentire con voi?
"Angelini si è mosso a tutto campo. Sappiamo che oltre a noi, ha contattato anche la famiglia Sensi".
L’offerta è di 130 milioni più 90 per il flottante?
"Non è lontana dalla cifra di cui siamo venuti a conoscenza. Ovviamente non ancora formalizzata".
Cosa è cambiato rispetto a poco più di un anno fa, quando la Roma sembrava vicino a passare di mano?
"La situazione dell’epoca era differente, come pure l’esposizione. Le scadenze erano state rispettate e la famiglia poteva ancora decidere di vendere altri asset e salvaguardare la Roma. Oggi sono cambiate un pò di cose. La famiglia Sensi venda quello che vuole, ma noi non aspettiamo più. Se in breve tempo riescono a vendere altri beni e tenersi la Roma, a noi non interessa. Se, invece, l’unica via d’uscita a breve termine, risulterà essere la cessione della Roma, allora la famiglia Sensi dovrà valutare concretamente questa opzione".
Mediobanca è favorevole all’ipotesi-Angelini?
"Con Mediobanca abbiamo solo rapporti di cordiale professionalità. Ci faranno le loro proposte e noi le vaglieremo. Ma dobbiamo rientrare del debito. Unicredit ha detto basta".
In conclusione: le vostre mosse?
"Quelle che abbiamo già detto: pressing costante e forte su Italpetroli per rientrare del debito in tempi brevi".