(LA ROMA SECONDO ME, FORZA-ROMA.COM) – Ho paura di come possa andare a finire questa querelle Sensi-tifosi-Unicredit. Già, perchè mai come adesso la nostra Roma rischia davvero grosso sia a livello finanziario ma soprattutto a livello sportivo, poichè una situazione finanziaria del genere danneggia tutta la grande famiglia giallorossa e rende di botto più a rischio anche coloro che, fino ad un mese fa, erano intoccabili (es. Aquilani e Spalletti). Ma ho ancora più paura dell’idiozia (finta o vera non importa) dei mezzi d’informazione che, vuoi perchè la Roma se va male fa tanto notizia, vuoi perchè, appartenendo quasi tutti essi ad un belzebù che forse ci vuole spacciati, cercano di creare più confusione di quanta ce ne è al fine di debilitare ancor di più l’ambiente intorno alla squadra. Detto in parole povere qui si rischia l’apertura della procedura fallimentare in caso di mancata vendita della società (la Sensi non può vendersi pure le scarpe che ha addosso) e noi, o meglio LORO (noi dietro come pecore), pensano al vergognoso calciomercato della Roma? Siamo seri, di meglio proprio non si poteva fare: se vogliamo dirla tutta meglio vendere mister due partite all’anno (se era un annata d’oro) per venti milioni che un Juan o un Cicinho o no? Ve lo siete scordati che Aquilani negli ultimi due anni non arrivava alle venti partite giocate? Ma ancor di più ho paura degli pseudo-tifosi…tutti giù con le critiche, coi Rosella vattene, insomma: di tutti coloro che non avendo la minima idea delle condizioni in cui la dirigenza si è trovata ad operare durante questa sessione di mercato, ignorando che mondo di serpenti sia il calcio, ormai sempre più simile alla politica, denigrando persone che si sono trovate 300 milioni di debito fra capo e collo fatti NON DA LORO ma da loro familiari, hanno sparato a zero sulla società, sul mister Spalletti e sui giocatori. Con questo non voglio dire che la Sensi non debba vendere; io spero che Rosella venda (possibilmente ad uno che in due anni ci fa diventare come il Manchester City) ma vorrei solo poche semplici cose: che i tifosi, unici e straordinari come sempre, facciano sentire il ruggito dell’Olimpico non solo quando ad una giornata dalla fine si lotta per lo scudetto ma anche e soprattutto adesso…se no non si è tifosi; che invece di imbrattare i muri fuori Trigoria (di questi tempi costa pure la vernice) facessero il tutto esaurito alla prima occasione utile; che la smettessero tutti di improvvisarsi dottori commercialisti ed allenatori e pensassero solo a sostenere i ragazzi e il loro nuovo mister perchè solo remando tutti nella stessa direzione se ne esce. Per vendite di società e formazioni ci sono le persone addette e costoro sono tutelati da ingaggi e contratti..i contratti scadono o si rescindono il "contratto di tifo" ce l’hai dentro e se è puro e reale lo si fa e basta senza se e senza ma. Punto.
Gianluca
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