Sky Sport: la Roma non vince a Cagliari da 19 anni, le chiedo che tipo di difficoltà si aspetta domani.
E’ sempre difficile fuori casa, lo dico sempre. Le statistiche sono fatte per cambiare, cambiamo questa cosa.
Lei ha detto di guardare la Juventus in classifica: secondo lei è la favorita in Europa League?
Ovviamente. Sono primi con 8 punti di vantaggio. Domani alle 17:00 noi faremo in modo che lo scarto sia di 5. Noi dobbiamo fare il nostro e poi aspettare. Sul fatto della Coppa Europea, loro hanno costruito una squadra per vincere la Champions, normale che sia lo stesso.
Mediaset: lei sembra amare le sfide. E’ tutto pro-Roma?
Per me non cambia nulla, manca poco alla fine del campionato e quando manca così poco chi insegue ha poco diritto d’errore. Noi vogliamo mantenere lo scarto sul terzo e diminuirlo sul primo.
Rai Sport: molti dicono che lei e Conte vi assomigliate, come carattere, due grandi motivatori. E’ d’accordo? Campionato italiano molto litigioso: è meravigliato?
Non posso rispondere a questa cosa. Mi conosco abbastanza bene, ma gli altri li conosco poco, parliamo poco tempo prima di una partita. Per parlare di una persona bisogna conoscerla. Le migliori persone, per rispondere su un allenatore, sono i giocatori, che sono sempre con lui. Sull’altra cosa: niente da dire, m’importa solo l’avventura della Roma e andare avanti con il mio club.
Corriere della Sera: all’andata avete creato maggior numero di palle gol che in tutto il campionato. Lei ha fatto rivedere quella o ha mostrato le ultime del Cagliari?
Io l’ho rivista ma con i giocatori non abbiamo parlato di questo.
Repubblica: la Roma sta giocando benissimo, eppure vengono criticati Ljajic, Destro, Dodò…le dà fastidio?
Avevamo un obiettivo matematico, quello di tornare in Europa ed è già fatto. Quando un obiettivo viene raggiunto e rimangono tante partite è normale cambiare obiettivo. Saremo in Champions, ma vorremo esserci secondi. Sul primo posto non abbiamo il destino nelle nostre mani, ma sul secondo sì. Avevamo anche un altro obiettivo: giocare per la felicità dei nostri tifosi. Quando vedo Taddei festeggiare con la Curva Sud, con i nostri tifosi, penso che questo obiettivo lo abbiamo raggiunto da tempo. Ridare orgoglio e sorriso ai nostri tifosi, ai nostri giocatori. L’esempio di Taddei è clamoroso. Era più importante questo della classifica. La classifica segue questa cosa.
Gazzetta dello Sport: Ljajic sembra non sorridere molto. Ha detto che potrebbe diventare come Hazard. Adem la segue?
Seguo ogni mio giocatore. Ljajic è un diamante grezzo, ma Hazard era lo stesso quando arrivò e 4 anni dopo era completamente diverso. E con Adem può succedere lo stesso. E’ un talento importante, non dimentichiamo che ha segnato 5 gol e 5 assist.
Il Tempo: aveva detto che prima della firma del rinnovo avrebbe voluto considerare con la società dove sarebbe voluta arrivare la Roma?
L’ho detto? No, non mi pare (ride). Vogliamo arrivare più in alto possibile. Ogni vittoria in più sarà qualcosa di più eccezionale, ma questa stagione non è finita, per niente. Poi sarà il momento di parlare con direttori, qui ogni giorni, e proprietari. Prima raggiungere questo finale di campionato nella posizione più alta possibile. Alla fine della stagione sarà più facile parlare di questo. Non parliamo di casi individuali. Non voglio cadere in questa trappola.
TRS: domani per Nainggolan non sarà una gara come le altre. Avete parlato?
Sì, ne abbiamo parlato. E’ così quando uno gioca tanto in una squadra e si trova molto bene. Radja ha anche il Cagliari nel suo cuore, è naturale che sarà una partita molto emozionante, ma farà di tutto per far vincere noi, con tutto il rispetto per il Cagliari.
Retesport: molto pressing alto, difesa più alta. Scelta dettata dalla stanchezza delle squadre o sarà anche per il prossimo anno?
No, lo abbiamo fatto sempre. Poi dipende dal momento, se giochiamo ogni 3 giorni e come stanno i miei giocatori. Ci sono i momenti della gara, ci sono momenti in cui vogliamo infastidire chi porta palla, perché siamo più vicini alla porta. Può succedere in tutta la partita. A volte però bisogna essere intelligenti e creare spazi che non esistono.
RDS: prima di arrivare, le furono imposte delle cessioni importanti…quest’anno si sente in una posizione più forte?
Dall’inizio della stagione abbiamo lavorato mano nella mano con Walter Sabatini. Lo abbiamo fatto e lo faremo ancora in futuro. L’unica cosa che cambia, è che in ogni club viene prima l’economia. Vedremo a fine stagione. L’unica cosa che sappiamo, è che abbiamo avuto il bisogno di vendere di più quest’estate, ma abbiamo fatto in modo di costruire una rosa per tornare in Europa e lo abbiamo fatto. Scelte giuste, diciamo. E faremo in modo di farlo ancora. Unica cosa è che quando c’è un mercato, non esiste questa statistica di dire “nessuno sbaglia”. Nel mercato ci sono tanti parametri, non conta solo il talento, bisogna vedere se entra bene nella squadra, se la sua vita personale va bene, magari ha bisogno di tempo. Alcuni giocano bene subito, altri hanno bisogno di tempo. Per questo non vogliamo cambiare la rosa, ma migliorarla. E’ più facile.
Centro Suono Sport: questa Roma in grado di superare un ipotetico girone in Europa?
L’anno prossimo saremo diversi. Forse a Barcelona non cambieranno, ma ogni rosa del mondo cambia almeno un giocatore. Vuol dire che per il momento non posso rispondere. Siamo tutti d’accordo, allenatore, dirigenti eccetera, che vogliamo la migliore Roma ogni anno e questa non è male.
Romauno: Cagliari, Atalanta e Fiorentina. Quale la più insidiosa? Domani ci sarà Conti…
Hanno giocatori forti, anche il figlio di Bruno Conti è fra questo. In attacco sono forti, sono pericolosi. Noi abbiamo le nostre forze, andremo lì per fare in modo di dar loro fastidio. Sarà difficile, ma faremo in modo che per loro sarà difficile.
T9: De Rossi è il giocatore più utile della Roma, da dati IGV. Ha mai pensato di spostarlo più avanti per pressare? Come definirebbe De Rossi?
De Rossi è un centrocampista fortissimo, uno dei più grandi centrocampisti che io abbia visto nella mia carriera, per questo nel mio gioco tocca molti palloni e soprattutto non perde quasi mai la palla. E quando gioca centrale, gioca più basso ed ha più gioco davanti a lui. Quando gioca più alto, deve giocare con più intensità e magari può sbagliare di più. Pjanic, per esempio, gioca al rischio, è naturale, perché deve tentare filtranti ecc. Daniele potrebbe farlo, ma perché spostare lui e perdere equilibrio davanti la difesa? Lui fa il meglio davanti la difesa. Anche se in queste ultime partite, spesso, abbiamo giocato con un trequartista e 2 centrocampisti.
Photo Credits | Getty Images