Mauro Baldissoni, direttore generale della Roma, durante la conferenza stampa per la mostra Roma Ti Amo:
“La nostra iniziativa ha riscorso molto interesse e lo stesso Pallotta si ritiene il custode della Roma e non il proprietario, non può possedere un bene comune. La Roma non è un oggetto materiale ma un insieme di valori intangibili e immateriali che sono creati dai protagonisti e dagli spettatori. Abbiamo raccolto cimeli e materiali per trasferire emozioni ai tifosi e non sono solo stati raccolti i più significativi ma anche quelli più interessanti.
Tra l’altro ricordo uno spot degli anni ’80 di un’importante produttore di pasta per lunghi anni sponsor della Roma. Durante la sequenza c’era un bambino che attendeva fuori dai cancelli ed un inserviente lo faceva entrare, facendolo investire dai colori e dal rumore della folla. Proprio icolori, i rumori, i suoni sono quelli che esprimoni le emozioni che ci portiamo dietro. Abbiamo anche provato a replicare suoni ed i colori che identificano la storia di questo club. Abbiamo dato un taglio artistico e più ambizioso ad una mostra di cimeli, ci siamo affidati ad Arthemisia”.
SULLA MOSTRA NEL NUOVO STADIO
“Quando sarà creato porteremo lo stadio in questa mostra, sarà inserito in un’ala di questa esposizione. Per realizzarla abbiamo raccolto cimeli che meriterebbero di essere racchiusi in maniera definitiva in un museo e vogliamo costruirlo nell’ambito del perimetro del nuovo stadio”.
SULL’ECCESSO DI AMORE PER LA ROMA
“L’amore non è mai in eccesso, i comportamenti creati dalla passione possono essere più discutibili ma sulle curve penso sia un problema di sistema, non di amore. Alle 14 parleremo con la Corte Federale alle 14, il tema riguarda il sistema calcio”.
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