Con questo ragazzo la critica è spietata, forse perché è arrivato con il biglietto di presentazione di “dopo-Totti” di De Sanctis, forse perché a qualcuno ancora non è andata giù la cessione di Lamela, forse perché il calcio non è poi per tutti quanti. Al dettaglio: 1193 minuti, 5 gol e 6 assist, con 8 ingressi dalla panchina e 4 uscite anticipate. Non è pochissimo, considerando che più di 5 gol nella Roma non li ha fatti nessuno. Crea gioco, dal centro e spostandosi sulle fasce, conclude e regala assist. Il gol di ieri è stato sottovalutato: bella fattura, tocco preciso e velenoso, dopo aver seguito tutta l’azione di Gervinho e con il merito di averci creduto, correndo parallelamente all’ivoriano. La Roma ha creduto in questo ragazzo, Garcia punta su di lui e partita dopo partita Ljajic sta diventando sempre più importante per la compagine Giallorossa. I fischi, comunque, non lo scalfiscono e questo è segno di grande maturità e personalità, e lo ha detto proprio lui: “Da piccolo sentivo le bombe, non posso aver paura dei fischi“.
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