Ogni partita viene massacrato dai media, soprattutto dai tifosi, che dividono i centrocampisti in “tecnici” e “fisici”. C’è un’altra categoria, di cui fa parte Bradley, che è quella dei “tattici“. Ci sono dei fuoriclasse che sono tutte e tre le cose, e la Roma sulla mediana ne ha uno, ed è Kevin Strootman, mentre Pjanic è tecnico e tattico e De Rossi fisico e tattico. Nella categoria “tattici”, come detto, c’è Michael Bradley: nel proprio ruolo, che è quello di centrocampista centrale, è un ottimo interprete. Ieri ha retto praticamente da solo la mediana, visto che Pjanic ha giocato più avanti, dovendo correre spesso verso la porta e dovendo scegliere il momento in cui fare il fallo tattico, perché lo doveva fare lui e non Pjanic, diffidato. C’è tutto questo dietro la gara di Bradley: difesa, controllo degli spazi a centrocampo, pressing su centrocampisti ed esterni e concentrazione estrema. Non sarà mai il giocatore più evidente, non chiedetegli di fare il filtrante da 30 m, o di fare l’ultimo passaggio dopo un dribbling, o di andarsene verso la porta per liberare il tiro, ma ditegli di fare tutto il resto e lo farà bene. E parliamo sempre di un classe 1987, ancora giovane ed in grado di maturare.
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