Per la Roma non è tempo di saldi. La Roma non svenderà e su questo la strategia dei Sensi pare molto chiara. Pradè stà lavorando per il rafforzamento della squadra ringiovanendo in qualche reparto la rosa a disposizione del tecnico Luciano Spalletti.
Il Messaggero – Esiste il mercato dei sogni che accende la fantasia di grandi e piccini. E che qualcuno magari lo collega, conoscendo la situazione critica della Roma di questi tempi, anche alla possibile soluzione dell’intricata questione societaria, sperando che si materializzi finalmente l’Acquirente, quello con le mani bucate.
Adesso, però, bisogna prendere atto del mercato di contenimento. Che forse non piace e che però nemmeno illude. La Roma sta lavorando in questa direzione. Pensando al pressing dei suoi giocatori e non a quello di UniCredit che tanto impegna la famiglia Sensi; guardando in casa propria e non ai giocatori degli altri.
I dirigenti gaillorossi sanno che non ha scadenze immediate per sistemare l’organico. Nel senso che Spalletti, pur volendo ringiovanire la rosa, considera più che decente la rosa a disposizione. Quella dell’anno scorso. Con Andreolli e Cerci in più, con Panucci e Diamoutene in meno. Numericamente cambierà poco o niente, forse un paio di uomini in più. Un portiere che permetta a Doni di guarire in santa pace, un esterno come Guberti che non costa niente.
L’estate è lunga e non sarà certa la Roma a fare il primo passo. Cioè a mettere in vendita alcuni big. Ad esempio da Madrid il Real manda segnali direttamente a Juan, attualmente impegnato con la Nazionale. La società giallorssa sa, ma è come se non sapesse. Toccherà a Perez farsi vivo. Così come La Porta dovrà bussare agli uffici di Conti e Pradè, se è vero che Guardiola vuole Riise per il Barcellona campione d’Europa, dato che si fida poco di Abidal e non rinnova il contratto a Silvinho. Richieste potrebbero arrivare pure per Perrotta, Baptista e Vucinic. A Trigoria sono disposti ad ascoltare. Se qualcuno partirà, arriverà il sostituto. Più giovane e con un ingaggio più basso, come può essere Esposito del Lecce per la difesa. Tutto senza fretta, perché «la Roma c’è». Nel senso che già è competitiva così. E non ha alcuna intenzione di svendere, perché così non si migliora.
Sono comunque tre le mosse obbligate da qui a fine giugno, quando la Roma si ritroverà a Trigoria. La prima, la prossima settimana, è solo la conclusione scontata di un accordo trovato nei mesi scorsi: l’ufficializzazione dell’esterno offensivo Guberti, bloccato quando ancora giovava nell’Ascoli (sino a gennaio) e preso a costo zero dal Bari. Le altre due sono meno vicine ma sicuramente più urgenti: sono quelle relative al riscatto di Motta e dell’acquisto del portiere titolare che sarà Sorrentino. Entro il 25 giugno il club giallorosso dovrà dare una risposta all’Udinese: cioè se vorrà confermare il capitano dell’Under 21, versando tre milioni e mezzo alla società friulana per la metà del cartellino del giocatore. A seguire la Roma cercherà un’intesa, a quanto pare già raggiunta invece con Sorrentino, con il Chievo per avere il portiere che dovrà sostituire inizialmente Doni. Costo dell’operazione: circa un milione e mezzo, con l’inserimento di un paio di giovani giallorossi, probabilmente Okaka e Antunes.
Alvarez l’anno prossimo giocherà nel Bari: lo ha annunciato D’Ippolito, manager del giocatore che quest’anno ha vestito la maglia del Pisa. Nelle casse di Trigoria entreranno 600 mila euro. Pradè, da ieri a Milano, oggi sistemerà gli ultimi dettagli.