Io? Francesco Angelini, il socio ideale che cerca la Sensi per la sua Roma. Ma la Roma smentisce ogni contatto con Angelini. Una vera e propria dichiarazione d’amore quella di Francesco Angelini, il Bill Gates italiano, romano e romanista da sempre nei confronti della As Roma e della famiglia Sensi, Angelini è uno dei più importanti imprenditori nel settore farmaceutico. La volontà esposta da Angelini al Corriere dello Sport sarebbe quella di poter sedersi al tavolo con i dirigenti dell’As Roma s.p.a. e poter trattare un proprio ingresso nella squadra del suo cuore. Ecco l’intervista che Francesco Angelini ha rilasciato al Corriere dello Sport, in cui il magnate del farmaco non nasconde la sua idea, entrare a far parte della As Roma assieme ai Sensi al 50%. L’intervista integrale rilasciata da Francesco Angelini a Il Corriere dello Sport.
Dottor Angelini, buongiorno. Siamo indiscreti se le chiediamo di fare una chiaccherata sulla Roma?
«No. A casa mia siamo tutti romanisti. E in questo senso non stiamo attraversando un bel periodo».
Si riferisce alla squadra o alla società?
«A tutto. Siamo addolorati per quello che sta succedendo intorno alla Roma. Al punto…».
Al punto?
«Di farmi venire qualche idea».
Sempre se non siamo indiscreti, che idee?
«Sto cercando di capirne di più. Ho chiesto informazioni».
Sulla Roma?
«Sulla Roma».
E a chi le ha chieste queste informazioni?
«Diciamo che ho attivato i miei canali bancari e finanziari».
Immaginiamo bene se tra i canali bancari pensiamo anche a Unicredit?
«Ognuno è libero di pensare quello che ritiene più opportuno».
Quanto tempo fa ha richiesto queste informazioni?
«In tempi recentissimi».
Cosa le hanno risposto?
«Mi hanno chiesto tempo per darmi delle risposte».
Quanto tempo?
«Poco. Qualche settimana al massimo. Sono in attesa».
In attesa di che?
«Di capire in che ruolo e in che entità io possa dare una mano alla Roma».
Non è la prima volta che lei si interessa al club giallorosso.
«No. In passato già in più di un’occasione sono stato sul punto di. Ora voglio capire cosa si può fare. Sono qui, a disposizione».
Si disse che anche all’epoca del sindaco Veltroni lei fosse sul punto di entrare nella Roma.
«Si disse bene. Il sindaco Veltroni mi invitò a parlarne, ci andai, alla fine non ce ne fu bisogno».
Ora la situazione potrebbe essere diversa.
«Adesso mi sembra che la Roma e i suoi tifosi stiano attraversando un momento molto particolare. Vorrei fare qualche cosa perché questo momento diventasse passato».
C’è qualche ostacolo a questa voglia di Roma?
«Per quanto mi riguarda, la mia priorità è il mio gruppo di cui ho la responsabilità, un gruppo che ha circa 4.500 dipendenti. Detto questo, c’è la Roma. Se esistono i presupposti di compatibilità, io sono pronto».
I Sensi, attraverso i comunicati e le dichiarazioni del presidente dottoressa Rosella Sensi, hanno fatto capire piuttosto chiaramente di essere disponibili all’ingresso di un socio.
«Ho letto. Faccio un’unica eccezione: nella mia strategia imprenditoriale, non ho mai preso in considerazione ingressi in società con un ruolo di minoranza. Che senso avrebbe entrare e non poter avere voce in capitolo?».
Quindi o tutta la Roma o niente?
«No».
Cosa vuole dire?
«C’è una terza opzione: si può fare cinquanta e cinquanta».
Nel calcio, e non solo, è una formula che presenta molti rischi.
«Ma può funzionare. Vi porto un esempio vissuto dal mio gruppo in prima persona: da anni siamo soci al cinquanta per cento con un colosso come la Procter & Gamble (Lines, Pampers, ndr), abbiamo stabilito regole chiare, c’è feeling tra noi, è stata creata una joint-venture che consente sempre la gestione senza il pericolo di blocchi di qualsiasi tipo. Andiamo avanti alla grande».
Quindi lei non sarebbe spaventato da un ingresso al cinquanta per cento?
«Per niente».
AS Roma dopo questa intervista, con un comunicato apparso sul suo sito dichiara: "In merito alle notizie diffuse in data odierna da taluni organi di stampa, aventi ad oggetto il pacchetto di controllo di A.S. Roma S.p.A., Compagnia Italpetroli S.p.A., nella sua qualità di controllante indiretta di A.S. Roma e congiuntamente a quest’ultima, nel ribadire ancora una volta quanto già espresso nei precedenti comunicati in merito a tale questione, precisa di non aver mai ricevuto, né direttamente, né indirettamente, alcuna manifestazione di interesse da parte del dott. Francesco Angelini, avente ad oggetto la propria partecipazione in A.S. Roma, né alcun contatto anche telefonico è intercorso con tale imprenditore."