L’edizione odierna de Il Corriere dello Sport riporta una lunga intervista ad Alessandro Florenzi, fresco di convocazione in Nazionale:
SULLA CONVOCAZIONE
Sono strafelice. Ma non sarebbe avvenuto se non mi fossi impegnato nella Under 20 e nella 21. Tra l’altro, nessun problema se dovessi tornarci, Ho subito chiamato mio papà, siamo in simbiosi, ho voluto dirglielo subito. Devo tanto a Zeman, uno dei maggiori artefici, mi ha dato fiducia, nonostante i tanti buoni centrocampisti della Roma. Io ci ho messo l’umilità. E questo non è un punto di arrivo ma di partenza.
SULLA STIMA DI TOTTI:
Il capitano mi ha aiutato, anche quando all’inizio quest’anno per me non era facile. E mi tengo dentro l’emozione del mio debutto in A, quando sono entrato al suo posto, contro la Samp, all’Olimpico.
SUL DERBY:
Io penso che potevamo dare di sicuro di più, e parto da me stesso; ho patito il mio primo derby. Però è vero che il campo non ci ha aiutato, non siamo riusciti a fare il nostro gioco. Sono amareggiato: perdere il derby! Non è una partita come le altre, come qualcuno dice. Ero amareggiato per i tifosi, per tutta l’acqua che abbiamo preso in tutti i sensi. Ma io dico che ci rifaremo. E ora mi godo la Nazionale.
SU DE ROSSI:
Non è lui che ci ha fatto perdere la partita, sia chiaro. Supererà anche questa alla grande. Se dovesse andare via la Roma e la serie A perderebbero tanto, perchè è uno dei più grandi campioni del nostro calcio. Per me inoltre è un grande punto di riferimento. Sarei stato più felice fosse qui con me, adesso devo impegnarmi per restare.
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