MILANO – David Beckham porta fortuna al Milan: in tribuna a San Siro al fianco della moglie Victoria, l’inglese assiste alla vendemmiata del Diavolo contro l’Udinese, in crisi nerissima. Un 5-1 che, almeno numericamente, fa dimenticare la scoppola subita dalla Juventus e che permette al Milan di mantenere il -9 dall’Inter, il -3 dai bianconeri, e di passare un Natale più sereno, in attesa del ritiro (che Ancelotti spera rigeneratore), di Dubai. La distanza dalla vetta rimane ingente, ma i rossoneri provano a ripartire dal gruppo: significativi i tanti abbracci dei giocatori a Gattuso, presente a bordo campo in giubbotto e stampelle.
Ancelotti recupera Kakà, Pirlo e Seedorf, ma deve comunque riciclare Jankulovski a centrocampo. Il Milan passa già al 4’, al primo affondo di Favalli sulla sinistra: cross per Pato (nella foto) che di testa deposita in rete. Al 13’ è il Papero ad avere un’autostrada sulla corsia mancina ed a servire a Kakà la palla di un comodissimo 2-0. In entrambe le occasioni assolutamente immobile la difesa dell’Udinese. Poco prima del raddoppio del Diavolo grande parata di Abbiati, che smanaccia sul palo una sventola di D’Agostino. Il sonno della retroguardia friulana contagia al 17’ anche quella milanista: da un erroraccio di Antonini si innesca la bella rete di Di Natale, che sembra poter rimettere in carreggiata l’Udinese. L’illusione dura però un solo minuto, quello che serve a Pato per realizzare sottomisura la sua doppietta personale, su assist di Antonini. Ma il pirotecnico primo tempo non finisce qui: al 43’ Seedorf fa poker ribadendo nel sacco, in beata solitudine, una punizione di Pirlo stampatasi sul palo.
La ripresa è pura accademia: Kakà la apre comunque al 7’ con il gol del 5-1, il secondo della sua serata. Un gran destro da appena dentro l’area che scavalca Handanovic. Lo stesso Kakà, Pato e Pirlo potrebbero ulteriormente infierire sui friulani, che nel disastro totale perdono anche Quagliarella e Floro Flores per infortunio. Spazio nel Milan pure per i giovani Darmian e Strasser e per Shevchenko, ancora a secco in campionato. “Re David” può sorridere.