«Adesso non dobbiamo fermarci, perchè sono convinto che il gol più bello debba ancora arrivare». Tre giorni dopo la rete numero 250, Alex Del Piero dedica dal proprio sito ai tifosi alcune impressioni e stati d’animo che ha condiviso anche con loro sul campo. Ma, soprattutto, lancia un messaggio chiaro al campionato: nè io nè la Juventus abbiamo intenzione di limitarci all’attuale secondo posto. Un piazzamento, tra l’altro, molto meritevole perchè ottenuto in condizioni di assoluta emergenza e contro una avversaria davvero di grande spessore come l’Inter. «Non è tanto il traguardo raggiunto in sè ad emozionarmi, quanto quello che c’è dietro, la strada che ti porta a rincorrere certi risultati. 250 gol per un attaccante sono importantissimi, ma non sono tutto e non devono esserlo, perchè prima vengono la squadra e il risultato e non è una frase fatta», aggiunge Alex, soffermandosi poi con un pizzico di sentimentalismo a sottolineare che si ricorda «tutte le esultanze, tutti gli abbracci di ogni gol». Un atteggiamento eloquente, quello del capitano: invitare anche la squadra a crederci sempre, anche quando la realtà sembra indicare, come avviene oggi, che l’Inter è sempre più padrona del campionato. Claudio Ranieri gongola. Si trova un formidabile secondo allenatore in campo e nello spogliatoio e può aspettare i grandi e innumerevoli assenti con un pò di calma in più. Però a un simile Del Piero ormai ci ha fatto l’abitudine, lo dà quasi per scontato. Preferirebbe un altro regalo, in questo momento, dai vari Zanetti, Poulsen, Salihamidzic e, poco più defilati, Buffon e Trezeguet, di cui c’è un bisogno di rientro meno urgente. Se solo i convalescenti pronunciassero finalmente la parola sì alla richiesta di rientrare, il tecnico ringrazierebbe con grande calore. C’è una timida speranza per Zanetti, domenica a Lecce, di comparire almeno tra i convocati. Niente da fare invece per gli altri due centrocampisti che, uniti a Tiago, costituiscono un vero e proprio reparto di assenti: si rivedranno nel 2009. È chiaro che, in vista del Milan, Zanetti rimane improponibile, anche se giocasse una manciata di minuti a Lecce. L’altra battaglia contro il tempo è quella per Camoranesi, che clinicamente può essere recuperato per il 14 (Juve-Milan), ma molto dipende dal dolore alla clavicola sublussata che avvertirà l’italoargentino. Insomma, se pensa alla sfida con i rossoneri, Ranieri non può fare altro che incrociare le dita e scongiurare anche raffreddori e cartellini gialli in questi dodici giorni. Un giocatore colpito da diffida, appunto, è proprio Camoranesi, incappato in un cartellino sabato sera per un accesso di nervosismo giustificato probabilmente dal dolore che già stava accusando alla spalla. Ma anche in virtù di queste incertezze, la filosofia del tecnico bianconero si consolida sempre di più: pensare a una partita per volta. La prudenza, in questo autunno bianconero pieno di cerotti, non è mai troppa.