E’ qui che si vedrà l’incisività di Luis Enrique. Il tecnico asturiano, lo dice tutto il Mondo, ha idee, talento e determinazione. Lucho riesce spesso a fare cambi azzeccatissimi, segno che perlopiù delle volte sbaglia la formazione titolare. Dal centrocampo in su, la squadra gioca benissimo (ieri è stata la prima partita in cui il Milan non ha “dominato” la partita, mantenendo il possesso palla, per conclusioni ecc…), ma la fase difensiva presenta enormi difetti. Il miglior interprete di quest’inizio di stagione del ruolo di terzino destro è fuori, ma tornerà con il Novara e sarà un problema in meno per Luis Enrique. Certo, Rosi non è un campione di difesa, però ha tantissima benzina e, anche se fuori posizione, riesce sempre a tornare e a ripartire. A sinistra il titolare indiscusso è Josè Angel, che sta migliorando in difensiva (ottime alcune diagonali ieri), ma deve comunque crescere molto come difensore. Al centro non dovrebbero esserci problemi, ma è proprio lì che la Roma perde molti punti. La coppia titolare, per ora, è Burdisso-Heinze. Gli argentini sono affiatatissimi, ma reggono solo se De Rossi gioca da 7. Probabilmente Luis Enrique dovrà conferire a Gago compiti maggiormente difensivi, lasciando a Pizarro, Pjanic o chi per loro (si parla del terzo centrocampista) di giocare la palla. Per il resto la Roma ha poco da cambiare: non è un problema di modulo, perchè la Roma ieri ha preso 3 gol, e non uno, su distrazioni della retroguardia difensiva.
Luis Enrique alla ripresa degli allenamenti parlerà con il gruppo, perchè la squadra c’è, ma i risultati arriveranno solo se TUTTI saranno concentrati per l’intera durata della partita. Totti potrebbe recuperare per il Novara, ma c’è Lamela che scalpita, Pjanic che rende bene sia da trequartista che da interno e Borriello che non vede l’ora di dimostrare che merita la maglia titolare. Osvaldo, ieri, si è visto respingere i propri tentativi da un super Abbiati (il primo intervento è stato qualcosa di incredibile), ma ha partecipato al gioco della squadra solo nel secondo tempo, nel primo ha pensato solo ad inserirsi in area, lasciando a Borini l’onere di spaziare sul fronte offensivo.
Luis Enrique, ora, dovrà trasformarsi nel medico migliore al Mondo, trovare il problema della Roma e curarlo. La classifica è ancora corta, ma i giocatori non devono abituarsi alle sconfitte.
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