Lo dissi per tempo ed ora lo ribadisco: il rinnovo di 5 a Totti è stata una mossa tanto azzardata, quanto facile. La dirigenza, ormai ex, Giallorossa ha ben (?) pensato di rinnovare per molti anni i contratti di Taddei e Totti e di fare un contratto triennale ad Adriano, quando, secondo me, era da proporgli un contratto di un anno con l’opzione di rinnovo, da esercitare solo nel caso in cui fosse tornato a giocare quantomeno a buoni livelli. Niente, era troppo difficile, evidentemente. Nel caso di Taddei è stato un ringraziamento ai sacrifici che per la Roma ha fatto, credo…e voglio sperare che sia stato un rinnovo propedeutico ad una sua cessione migliore, poichè, si sa, un giocatore con 3 anni di contratto costa di più dell’eventualità in cui ne avesse due o, peggio, uno. Ripeto, voglio sperare che sia questo il motivo, ma nutro fortissimi dubbi. Apprezzo, comunque, Rodrigo e sono contento che sia un nostro giocatore…ha fatto molto e costa relativamente poco…immagino, oltretutto, che sarà tra i partenti con la prossima dirigenza…
Su Adriano: ragazzi, di cosa stiamo parlando? Ad una scommessa non fai firmare un triennale a tre milioni. Ad una scommessa proponi un contratto di un anno, a gettoni. Da prolungare e/o migliore solo nell’eventualità in cui avesse confermato quanto di buono fatto in Brasile. La Roma sta pensando alla rescissione del contratto, le clausole lo permettono, ma probabilmente aspetteranno che sia la nuova dirigenza a muoversi in questo senso. Certo, è così facile lanciare il sasso e poi nascondere la mano…il caso è stato gestito MALISSIMO, dal primo all’ultimo minuto, e proporgli un triennale a quelle cifre è stato un vero e proprio scandalo.
Per quanto concerne Totti, vorrei fare un discorso a parte: ho amato anche io le gesta di Francesco, indubbiamente tra i più forti e simbolici giocatori del nostro calcio, attuale e non. Spesso ha tenuto comportamenti sbagliati, ritenuti devianti, e sono d’accordo, ma è anche vero che sul campo ha fatto ottime cose, direi leggendarie ed è già nella storia…ma 5 anni di contratto, ad un 33enne (anche se leggendario, badate bene), non esistono, figuriamoci a quelle cifre, poi! Il nostro capitano per un motivo o per un altro, tra questi i molti infortuni e i sacrifici fatti in campo (ma anche a causa dell’inevitabile, purtroppo, invecchiamento), rende sempre meno. Sono fatti, alla quale dobbiamo piegarci. L’evidenza è inconfutabile. Vorremmo tutti che fosse eterno e che continuasse a segnare, a farci sognare e a farci sperare per altri 100 anni, ma purtroppo non è possibile e dobbiamo cominciare a farci la bocca amara…tutti quanti. La Sensi l’ha fatto per un atto d’amore incondizionato verso quello che considera un vero e proprio fratello e verso quello che papà Franco considerava un figlio, perchè non voglio credere che la Sensi e gli altri dirigenti sperassero veramente di vedere un Totti ad altissimi livelli anche a 38 anni…non voglio crederci. Sarà un premio alla carriera, indubbiamente, ma sono comunque tanti soldi, per tanti anni. E sebbene sia a scalare, di certo non arriverà ad essere facilmente sostenibile, anche per la nuova dirigenza, visto che comunque parliamo di un giocatore sempre meno al centro del progetto (com’è giusto che sia, secondo me) e che se, tra acciacchi (maledetti) e crisi del gol, sta diventando una riserva in questa Roma, figuriamoci nella nuova Roma, il quale progetto prevede grossi investimenti, spese importanti. E’ un problema che prima o poi andrà affrontato, in un modo o nell’altro. Io proporrei di rivisitare il contratto…magari un biennale con l’opzione di prolungarlo ancora e/o trasformarlo in contratto da dirigente, se lui ne avrà voglia. Sono sicuro che Francesco sarà il primo a parlare di questa cosa alla nuova dirigenza, mi fido di lui e della sua parola. Alla fine è un fratello per noi tutti, anche se non tutti abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo, d’incontrarlo e via dicendo. Chiunque da tanto alla Roma diventa automaticamente uno della famiglia…e chi ha dato più di lui? O quanto lui?
Quest’articolo l’ha scritto colui che alla partita d’addio di Totti perderà il controllo delle lacrime e delle emozioni.
Comunque vada, grazie di tutto. Di quello che hai fatto, di quello che fai e quello che farai. Mai contro, sempre insieme.
Ave atque vale.