Possiamo stare ore ed ore a scrivere articoli, editoriali, leggere pagine riempite di nomi altisonanti ma credo che il rinforzo offensivo sia determinato da quello che passa per la testa di Luciano Spalletti…chissà se sia balenata l’idea di avere a disposizione uomini che sappiano adattarsi al suo 4-2-3-1 o ad un nuovo 4-3-3…ideale per un centrocampo con il peq, capitan futuro ed il principe di montesacro dando a super Simo la possibilità di rifiatare un pò dopo 3 anni trascorsi a sgobbare, macinando chilometri fra attacco e centrocampo. Allora mi viene da pensare sempre con la dovuta cautela, lasciando perdere i titoloni dei quotidiani che il calciatore che sostituirà Amantino Mancini sarà un’attaccante che vede la porta e non un esterno alto che farà un gran lavoro ma che goal ne segni poco o niente. Questa Roma se vuole vincere deve essere un po meno spettacolare e un po piu pratica ed il 4-3-3 sarebbe in gare difficili da sbloccare un’alternativa importante, affidare le proprie sorti alla bellezza di un modulo alla lunga non paga specie in termini di vittorie e di conquista di traguardi importanti. Il buon Luciano è il mandante, Pradè l’esecutore, Conti il favoreggiatore, detta cosi sembrerebbe un’associazione a delinquere ma niente di tutto questo, dall’idea di Spalletti nascono le trattative, si materializzano gli acquisti, si concretizzano i rinnovi, si riscattano le comproprietà, si mandano a maturare i giovani poco utilizzati, è un sistema di fare calcio, fare tesoro dei propri mezzi seppur limitati, senza i milioni d’euro delle grandi d’europa i nostri dirigenti devono inventarsi strategie con un occhio sempre al budget ma cercando di accontentare una piazza affamata di vittorie, il colpo di mercato sarà importante a far capire se questa Roma è fin da subito pronta a dichiarare “guerra” a tutti, inglesi compresi.