Rassegna Stampa | CorSport | Julio Sergio in un’intervista al Corriere dello Sport parla della sua esperienza alla Roma e della situazione del suo infortunio.
Sulla partita di Milano: “La situazione era difficile, Lobont era infortunato. Certo, io vorrei giocare sempre. Ma poi ho capito che accelerando i tempi avrei rischiato una ricaduta e un’assenza più lunga. Io devo ragionare anche in funzione della squadra. La vittoria di San Siro può dare sicuramente una spinta in più. Noi abbiamo sempre ottenuto risultati importanti contro le squadre di vertice. Se riusciremo a giocare con lo stesso spirito anche contro le piccole siamo a posto. Sono queste le gare che ti fanno vincere il campionato. Speriamo di salire ancora più in alto”.
Sulla sua esperienza romana: “mi alleno per giocare. In un anno e mezzo ho giocato quarantuno partite da titolare, ho dimostrato di essere un portiere regolare, qualche volta decisivo. Lo scorso anno nessuno mi conosceva, poi ho guadagnato rispetto e considerazione come persona e come professionista. Quest’anno non ho potuto cominciare la stagione come avrei voluto. Ho dovuto saltare la Supercoppa per infortunio. Poi in campionato l’avvio è stato altalenante, mi sono rotto il piede a Brescia, poi mi sono infortunato nel riscaldamento a Cluj. Sono contento di quello che sono riuscito a fare, ma devo sempre migliorare. Sono grato a Ranieri e credo che la fiducia me la sono guadagnata sul campo con prestazioni all’altezza. I compagni? Ho sempre avuto un rapporto ottimo con tutti, non solo i compagni, ma le persone dello staff tecnico, fino al cuoco e ai magazzinieri. Prima ero rispettato solo perchè sono una persona per bene, ora anche per la mia professionalità”
Sulla stagione: “Tutte le squadre attrezzate per vincere hanno una grande panchina, non credo che sia un problema. Un calciatore che gioca pochissimo può decidere la stagione. Dobbiamo farci trovare sempre pronti”. Come sono i rapporti con gli altri portieri? Lobont è mio compagno di camera in ritiro, parliamo molto. Doni è un compagno di lavoro. Sono spesso insieme ai brasiliani…ma non con tutti. Adriano? Ha avuto qualche infortunio che lo ha frenato, ma ha forza fisica impressionante e ha dimostrato di poter aiutare la squadra. Speriamo che riesca ad allenarsi con continuità, così sarà utile alla Roma. Chi vincerà lo scudetto? Il Milan gioca per vincere e ha campioni che fanno la differenza. Ma non è come negli anni passati, il campionato è aperto e si giocherà per lo scudetto fino all’ultima giornata. Con la speranza che ci sia anche la Roma. Ad aprile sapremo dove potremo arrivare”.