Claudio Ranieri fino alla fine mantiene il suo modo di porsi ai giornalisti, schietto e sincero da un lato ed equilibrato dall’altro. Il tecnico della As Roma è consapevole che la Roma potrebbe domani giocarsi una chance storica ma rimane con i piedi ben saldati ringraziando a priori il gruppo di calciatori che la Roma ha a disposizione.
Abbiamo parlato per settimane di curvone finale. Adesso siamo al fotofinish.
“Sono contento. Avevamo promesso ai nostri tifosi un sogno, di lottare fino all’ultimo. Ci siamo. Siamo stanchi, è logico. Questo è un gruppo che ha iniziato a giocare tanto tempo fa. Quando gli altri stavano in vacanza, i ragazzi già spingevano per qualificarsi a qualcosa di importante. Non nascondiamo di essere stanchi. Ma abbiamo ancora tante energie nervose e voglia di soddisfare i nostri tifosi. Poi quello che sarà sarà”.
Curci e Rosi, due romanisti del Siena, potrebbero fare uno scherzetto all’Inter.
“Non penso all’Inter. Penso solo alla mia Roma e ai nostri tifosi, ai quali vogliamo regalare un’ultima impresa. Fare 80 punti sarebbe qualcosa di clamoroso, bellissimo. Erano anni che non c’era un campionato così. Sono già soddisfato, ma lo sarei ancora di più se dovessimo arrivare a 80 punti. Ora facciamo l’ultimo sforzo. Poi staremo a vedere”.
Cosa ha detto ai giocatori per motivarli?
“Questa è una partita che non puoi caricare più di quello che è. I giocatori sono atleti, hanno tutte le motivazioni di questo mondo. A settembre se avessimo pensato di stare qui nessuno ci avrebbe creduto. Già questa è una motivazione. Poi ci sono 20mila persone che ti seguono, che ti ringraziano. Questa è un’altra motivazione. Io intervengo solo sull’aspetto tattico”.
Lei teme di emozionarsi?
“Non temo l’emozione. Cerco di pensare ad altro. Sono convinto che mi emozionerò. Amo questo lavoro proprio per le emozioni che mi dà. Amo il calcio con tutte le mie forze. Per me è un’emozione continua scendere in campo. Figuriamoci domani”.
Chi sarà il gladiatore domani?
“Nessuno. Mi piace pensare che il nostro gladiatore sia il pubblico di Roma, e non lo dico per ruffianeria. Il pubblico della Roma è particolare, unico. Sono i tifosi il nostro punto di riferimento”.