Rassegna Stampa – Corsera – Quattro giornate di squalifica per il calcione a Mario Balotelli, da scontare nella Coppa Italia della prossima stagione, e il no definitivo di Marcello Lippi per una convocazione in nazionale al Mondiale sudafricano. Le due cose non sono direttamente collegate, ma, di sicuro, non hanno migliorato l’umore di Francesco Totti. Intendiamoci, erano tutte e due notizie attese. Il giudice sportivo ha squalificato il capitano giallorosso con questa motivazione: «per avere al 43’ del secondo tempo, nel corso di un’azione di gioco con il pallone non raggiungibile, colpito intenzionalmente un avversario con un calcio ad una gamba».
Anche Balotelli e Chivu, per proteste, sono stati squalificati per una giornata (sempre in Coppa Italia). Maxi multa di 40.000 euro alla Roma per icori razzisti e lancio di fumogeni e bottigliette in campo; ammenda di 2.500 all’Inter. Il capitano della Roma, praticamente, è stato squalificato per un anno in Coppa Italia: per arrivare in finale, quest’anno, i giallorossi hanno infatti giocato cinque partite.
Totti, Balotelli e Chivu potranno invece giocare la Supercoppa Italiana, ad agosto, con data e sede ancora da decidere.
L’annuncio di Marcello Lippi è arrivato invece dal Sestriere, dove l’Italia si preparerà in altura per il Mondiale sudafricano: «Il calcione di Totti a Balotelli non ha inciso sulla convocazione del capitano giallorosso. Ho già sciolto gli ultimi dubbi, non ci saranno sorprese. Domani (oggi per chi legge; ndr) saprete i nomi dei 30 preconvocati». Che sono già stati avvertiti e tra di loro non c’è Totti. Una decisione che farà piacere a Claudio Ranieri, che spera che Totti passi un’estate tranquilla per presentarsi al meglio in ritiro e preparare al massimo la prossima stagione. Il problema di quest’anno non sono stati i gol (14, uno in più dell’anno scorso), ma i minuti giocati. Con 1.708, che possono diventare 1.798 domenica contro il Chievo, sono il minimo storico del Totti «adulto». La mancanza di Totti in azzurro sarà semmai difficile da accettare per tutti i critici del capitano romanista. Trovare un capro espiatorio adatto, nel caso in cui la nazionale dovesse andare male in Sudafrica, sarà più difficile.