La prima buona notizia della settimana che porta al derby è il recupero di Juan. Il difensore giallorosso ha saltato la gara con l’Atalanta per un’affaticamente muscolare alla coscia sinistra ma già da ieri ha ripreso gli allenamenti con il resto del gruppo.
Un recupero importantissimo quello del brasiliano, Juan è tra i simboli del nuovo corso giallorosso. Dopo una stagione segnata da infortuni e cadute si è deciso di effettuare una serie di esami per capire la natura di questi problemi per poi affidarsi ad un fisioterapista di fiducia. L’arrivo di Ranieri ha portato un rinnovamento completo nei criteri di lavoro rispetto all’era Spallettiana, meno palestra e più campo. Come d’incanto il difensore brasiliano ha ritrovato la solidità fisica persa nel tempo e ha potuto giocare con continuità.
Ovviamente non è un caso che il ritorno di Juan in mezzo alla difesa abbia portato un netto miglioramento delle prestazioni difensive della squadra.
Era la banda del buco, è diventata un reparto affidabile. Simbolo Juan è il simbolo del nuovo corso anche a livello societario. Sul suo nome, lo scorso autunno si svolse una vera e propria battaglia legale, tra Roma e federazione brasiliana.
Juan non giocava nella Roma per infortunio, ma veniva regolarmente convocato da Dunga. La prima mossa di Gian Paolo Montali, dopo il suo sbarco a Roma, è stata quella di affrontare la pratica e di mettere la parola fine a quest’andazzo. Juan è stato bloccato a Roma, con tanto di certificati medici inviati alla federazione brasiliana. Dunga non ha gradito, ma la federazione brasiliana è stata costretta ad arrendersi di fronte all’evidenza. Non capita tutti i giorni di mettere all’angolo quella che può essere considerata la federazione più potente del mondo: Montali e la Roma sono riusciti nell’impresa. Da quel giorno di autunno, come direbbe Francesco Guccini, sono cambiate molte cose. Juan ha giocato con continuità. La Roma ha fatto la grande rimonta, scavalcando addirittura l’Inter. La difesa giallorossa è diventata affidabile. Ora Juan ha una nuova missione: fermare l’attacco della Lazio.
Tratto da: La Gazzetta dello Sport