RUDI GARCIA.
Domanda a Garcia: Partita fondamentale, anche pensando alla stagione. Come se la sente? Che atmfosfera c’è alla vigilia?
C’è grande voglia di centrare la qualificazione. sappiamo che dobbiamo segnare, questo è il quadro della partita. Il Feyenoord è una squadra di qualità, ma abbiamo anche avuto tante occasioni nella gara d’andata, dobbiamo essere ambiziosi.
Domanda a Garcia: Pensando all’opera di Erasmo da Rotterdam, l’”Elogio della Follia”, alla Roma serve un pizzico di follia per uscire da questo periodo?
Può essere, per vincere bisogna prendere dei rischi. Se la definizione giusta è follia, allora andiamo avanti con questa cosa.
Dal possesso palla si può migliorare il momento della Roma?
Deve portare dei gol, creare occasioni. Sulla partita di Verona era possibile essere più efficaci sotto porta, ma è anche vero che abbiamo pareggiato con una sola occasione creata dall’avversaria, arrivata nel secondo tempo. Il calcio è così: bisogna segnare. Se avremo possibilità, bisognerà segnare.
Se domani le cose andranno bene, può essere la partita che farà ripartire la Roma?
Sappiamo che queste ultime settimane dove pareggiamo troppo, non vinciamo e non perdiamo quasi mai. Abbiamo vinto a Cagliari ma poi non abbiamo fatto la striscia che volevamo. Solo le vittorie potranno dimostrare il lavoro fatto sul campo. Non è cambiato l’atteggiamento dei ragazzi, anzi, fanno di più: lavorare di più, ancora, e vincere sul campo.
Rispetto alla Roma più brillante di questo anno e mezzo, la Roma di oggi è più lunga: meno pressing, è una questione legata alla mancanza di brillantezza o scelta tattica?
Dipende dalle partite. Il consiglio, la voglia dell’allenatore è sempre di avere una squadra compatta, senza spazi fra le linee. Abbiamo passato gennaio correndo sempre sul tabellone, perché era sempre necessario pareggiare prima di poter vincere e qui non ho mai visto una squadra lunga. Nelle ultime partite eravamo sopra e come ho spiegato, anche se penso che i giocatori devono migliorare su questo punto, credo sia umano che avere voglia di vincere ti faccia allungare la squadra. Domani punto importante.
Florenzi prima della partita andata ha parlato di Roma affamata, ma è stato un pareggio. Domani cosa servirà? Iturbe?
Servirà la stessa voglia ed episodi favorevoli, non subire gol in fuorigioco. Domani è una partita differente, diventa una partita secca. I giocatori hanno sempre voglia e questa è la base per fare un buon risultato. Circa Florenzi ed Iturbe, aspettiamo l’allenamento che arriverà fra qualche minuto e decideremo.
FRANCESCO TOTTI
Domanda a Totti: Hai mai pensato al fatto che qui 15 anni fa hai giocato una finale?
Ci ho pensato quando siamo arrivati qui in macchina. Non fu una bellissima giornata, quella della finale degli Europei del 2000. E’ passato tanto tempo ma sono competizioni che restano nella storia. Spero di uscire dal campo domani con un risultato diverso.
Toni ha detto a proposito del centravanti, ha detto che finché c’è lei è difficile per gli attaccanti giocare..
E’ normale, è un mio amico, è normale che parli bene. E’ stata una battuta. C’è un detto che gira per Roma, secondo il quale finchè ci sono io gli attaccanti non giocano. Magari arrivasse un altro Batistuta. Poi le scelte le fa il mister, non dipendono da me.
Ti sei sempre divertito a giocare a pallone: sapere che in Grecia è stato fermato il campionato e visti i fatti di giovedì a Roma, ti diverti ancora in questo calcio qua?
Io mi diverto sul campo. Le immagini esterne sono bruttissime per tutti. Per me dovrebbero fare come hanno fatto in Grecia, prendere dei seri provvedimenti oppure multare le società dei tifosi che fanno questi casini. Con queste cose sarebbe più semplice, ma in Italia purtroppo non avverrà mai una cosa del genere.
Se domani le cose andranno bene, può essere la partita che farà ripartire la Roma?
Le stesse cose del mister! (ride, nda). Potrebbe essere una svolta perché vincendo passeremmo il turno, ritroveremmo fiducia nei nostri mezzi e torneremmo alla vittoria. Potrebbe cambiare la stagione. Dite: “basta una partita?” sì. Perché vincendo acquisti fiducia nei tuoi mezzi. La partita di domani può condizionare tutto l’anno.
L’ultima sostituzione hai detto “aspetta porco dinci”. Perché?
No, stavo bene, ma come ho detto decide il mister. Quel momento mi sentivo un po’ Toni e volevo fare gol di testa, su calcio d’angolo. Sono cose che purtroppo succedono in campo, non c’è problema e non ci saranno mai problemi. Nessun caso.
Sapresti scegliere quale gara vincere fra domani e lunedì?
Domani sera, così lunedì sera non gioco. Domani sera gioco.
Il fatto di tornare 15 anni è indietro, è sinonimo di tanti ricordi: come si sente?
Ricordi in generale? Alti e bassi. In 15 anni ne ho viste tante. Cose belle, cose brutte. Quando passano 15 anni vuol dire che stai per finire la carriera e cerchi sempre di ricordare tutte le cose positive fatte in questi 15 anni e spero di passare questi ultimi due anni al meglio.
Boskov?
Grande persona, grande allenatore. Mi ha fatto esordire in Serie A. Una persona importante, che ha contribuito a questa bellissima carriera che ho fatto. Lo ringrazierò sempre.
Se hai una scelta, preferisci passare domani o battere la Juventus?
Battere il Feyenoord.
Te lo dico perché l’ultima volta che hai perso qui, poi ha vinto lo Scudetto…
Allora perdemo pure domani (ride, nda). Se me lo firmi con il sangue, sì. No, vinciamo domani e poi lunedì: vinciamo e basta. Siamo venuti qua per vincere: nessun se e ma.
Photo Credits | Getty Images