(BLOG FORZA-ROMA.COM, GERARDO MONACO) – E’ vero… Quando mi sveglio con la vena romantica, il primo brivido sa sempre di Roma. Attenzione… Non il primo pensiero. Quella è routine. La vena romantica spiega i suoi effetti sul cuore, non sul cervello. Tutte le mattine, il primo pensiero è dedicato alla Roma: le novità da apprendere; l’articolo da scrivere; la partita da giocare; la birra da comprare. Ma il brivido è un’altra cosa; il brivido ti fa la pelle d’oca; ti fa scendere una lacrima; ti fa correre ad aprire quel cassetto, dove hai conservato le foto più belle di un 17 giugno indimenticabile; ti fa indossare quella maglietta leggera, nonostante sei a ridosso di un inverno che si preannuncia freddo e malato; tanto quella maglietta, per quanto leggera, ti scalderà comunque… Poi, però, ti incazzi… Perchè le cose vanno male; perché troppo frequentemente ci ritroviamo a discutere di argomenti che nulla hanno a che fare con la nostra Roma, eppure la sporcano. E litighiamo; litighiamo e ci pentiamo. Come si pente l’amante quando "violenta" l’amata. Il troppo amore, talvolta, evidenzia il lato peggiore del carattere di ognuno. E a pensarci bene, ti incazzi ancora di più, scoprendo che il paragone nemmeno regge… Perchè, infondo, si litiga fra di noi e ancor più spesso con chi la Roma governa… Ma Lei, la Roma, non patirà mai la nostra ostilità… I ministri del culto scrivono il presente, ma evaporano al cospetto della storia e spariranno in un futuro più o meno prossimo. Sono solo uomini… Quel cigno, che vive la sua drammatica esperienza da brutto anatroccolo, invece, resta, per i nostri occhi, la cosa più bella da guardare. E’ amore assoluto, platonico, disinteressato. E’ domenica… La Roma non c’è e ci manca… Perchè ne abbiamo bisogno; perchè di Lei si vive e si muore. Fai il cuore duro, c’hai da essere incazzato, ma poi ci ricaschi, perchè da Lei dipendi e lo sai… Ditemi chi di voi preferisce una domenica senza Roma ad una Roma senza fama? No… Noi da qui non ci spostiamo. Abbiamo un compito: aspettare la fine di un inverno che si preannuncia freddo e malato, con la certezza che, prima o poi, il sole tornerà a splendere…