(CESSIONE AS ROMA – UNICREDIT PIGNORA LA SENSI: LA ROMA CAMBIA PADRONE – LIBERO) – Vi riportiamo l’articolo di Libero, in cui vine fatta luce sulla vicenda legata al debito della Italpetroli nei confronti della As Roma. "È scoppiata la guerra fra Rosella Sensi e Alessandro Profumo, il manager di Unicredit che è anche il principale creditore del gruppo Italpetroli-Roma calcio fondato dal compianto Franco Sensi. Che la situazione da tempo fosse tesa lo indica il debito dei Sensi con il primo gruppo bancario italiano: circa 320 milioni di euro, comprensivi delle rate di interessi che non sono più onorate da tempo. Ma a fare scoccare la scintilla è stata proprio Rosella, la donna-simbolo del calcio italiano. Lunedì scorso ha convocato con sole 4 ore di anticipo un consiglio di amministrazione straordinario della Compagnia Italpetroli spa. Obiettivo, la convocazione di un’assemblea della società in grado di nominare un nuovo consiglio di amministrazione di cui non dovrebbe più fare parte l’avvocato Roberto Cappelli, il mastino che Profumo ha preteso in consiglio quando Unicredit varando il piano di ristrutturazione del debito dei Sensi ha rilevato il 49% delle azioni della capogruppo. Cappelli con così poco preavviso non ha potuto naturalmente partecipare ai lavori del consiglio, e all’indomani ha potuto solo chiedere il verbale della riunione che ancora non gli è stato trasmesso. Ma quando Profumo è venuto a conoscenza dell’episodio, ha subito disposto il contrattacco. Da ieri con decreti ingiuntivi appena firmati sono partite le richieste di pignoramento degli immobili di proprietà della Compagnia Italpetroli spa e di un’altra società, la Roma 2000srl che controlla la maggioranza assoluta del capitale della As Roma, la squadra di calcio di cui è capitano Francesco Totti. Nel gruppo Unicredit, stanchi di un braccio di ferro che finora non ha portato ad alcun risultato, si sta valutando anche un’azione di pignoramento delle azioni Italpetroli in mano alla famiglia Sensi, con l’obiettivo di gestire direttamente il gruppo e anche la squadra di calcio più amata dalla capitale. A Rosella Sensi (che nell’ultimo anno ha preso la guida del gruppo rilevando la poltrona di presidente dalla mamma Maria Nanni) si contesta di avere fermato in ogni modo il piano di ristrutturazione del gruppo ostacolando ogni ipotesi di vendita delle partecipazioni. La Compagnia Italpetroli ha infatti sostanzialmente tre settori di attività: quello petrolifero (business sempre più in calo), quello immobiliare (con migliori prospettive grazie anche al possesso di un’area valorizzata dall’ex sindaco della capitale Walter Veltroni a beneficio della As Roma) e quello calcistico (assai meno promettente). Anche se i Sensi più volte non hanno smentito trattative per la cessione della As Roma, alla banca creditrice non sono mai risultate offerte reali. Molte sono pervenute invece per il ramo petrolifero e di queste secondo Unicredit almeno tre sonodegne di essere prese inconsiderazione. Ma al pressing di Profumo la famiglia Sensi ha fatto fin qui orecchie da mercante, opponendo di fatto un netto rifiuto. A fronte delle contestazioni più volte è stato replicato: “volete mettere in difficoltà la Roma? Bisogna andarci con i piedi di piombo, perché la piazza dei tifosi della capitale è molto sensibile”. Con questo spirito le uniche cessioni effettuate per l’impossibilità di indebitare ulteriormente il gruppo sono state quelle di partecipazioni minori, come la Petroli investimenti venduta per 35,5 milioni di euro generando una plusvalenza da 19 milioni di euro in grado di coprire le nuove perdite".
tutti vogliamo tenere i nostri campioni, è normale, ma se non arriva qualcuno con i soldoni in tasca freschi e pronti, a sanare il debito, a fare nuovi innesti per il salto finale di qualità, ed a pagare gli ingaggi che abbiamo, dove si prendono ??? allora ….so dolori ! speriamo di no … Soros a quanto pare i soldoni li aveva, e l hanno fatto scappare, Angelini e Fioranelli quasi altrttanto, speriamo che il prossimo non scappa e ci risolve tutti i problemi …
Ragazi, anche al costo di ricominciare, ovvero di perdere qualche pedina se non arrivano grandi magnati ad acquistare, l importante è dare una svolta a questa sutiazione di m….. credo che poi in pochi anni a _Roma si possa ricostruire un nuovo progetto, ma da una parte bisognas cominciare pure se ci dobiamo dare u pizzico sullo stomaco, come si suol dire, oppure a questa faccia da babuino non ce la leviamo più di torno …
no Froma non avrebbe bisogno di acquistarla,gli basterebbe far valere quell’opzione per diventare azionista di maggioranza della Roma e prendere le redini della situazione,il fatto e’ che comunque con il valore complessivo della Roma non li copri tutti i debiti,per questo stanno cominciando pignorando gli altri asset,presto arriveranno pure alla Roma,la mia paura e’ che fine fara’ la squadra,una volta in mano delle banche non credo che a quelli interessi molto andarci per il sottile
[quote comment=”112108″]Siamo alla resa dei conti finalmente?[/quote]
anzi dei debiti
Siamo alla resa dei conti finalmente?
VIA SCIMMIA!!!!!!!!!VAI VIA!!!!!!!RAGA CI STA PORTANDO ALLA ROVINA…SE SOLO RIPENSO A SOROS….VIA!!!!!!!!
[quote comment=”112085″]io mi auguro solo che il costante ostruzionismo della sensi di fronte a una possibile cessione non ci abbia portato alla rovina,mi spiego,potrebbe essere che unicredit faccia valere l’opzione del 2% che gli permetterebbe di diventare azionista di maggioranza della Roma per poi vendere i giocatori 1 per 1 e rientrare di parte del debito[/quote]
La banca per statuto nn può acquistare una società calcistica, se da mo che l’ avrebbe acquistata e poi rivenduta?Rosella pezzente…
guardate e’ piu plausibile che unicredit a quel punto venda direttamente la societa’ a un altro acquirente ma se dovesse succedere che vendono i giocatori io non so che potrebbe succedere,a quel punto per Rozella camminare per Roma sarebbe come per un torero stare al centro dell’arena di fronte a un toro disarmato e con un fazzoletto rosso attaccato al cu..
io mi auguro solo che il costante ostruzionismo della sensi di fronte a una possibile cessione non ci abbia portato alla rovina,mi spiego,potrebbe essere che unicredit faccia valere l’opzione del 2% che gli permetterebbe di diventare azionista di maggioranza della Roma per poi vendere i giocatori 1 per 1 e rientrare di parte del debito
magari. Rosella ti porterò le arance dietro alle sbarre. Forza Unicredit, altro che farsi scudo con noi tifosi, credo che la maggioranza di noi non vede l’ora che si levi dai co..glioni. Se la prende Unicredit e la cede poi ad Angelini, sarebbe il massimo. Rosella basta speculare sul nostro amore
Finalmente s’è data la zappa sui piedi,spero che Unicredit gli tolga la Roma
Okkio Rosè ke te pignorano pure le mutanne!!!
speriamo comunque che a questa notizia non ci siano ripercussioni negative sulla squadra….
ve lo detto che fioranelli o no sensi al massimo poteva reggere la baracca solo per un altra stagione !!!
siamo messi veramente male…e in tutto questo il rinnovo del contratto di Totti? e il mercato di gennaio? Con qauli soldi? siamo arrivati veramente alla frutta…Possibile che non c’è nessuno al mondo che voglia comprarsi la Roma…anche solo per interesse economico?
GIURO !!! LE COMPRO PERFINO LE VALIGIE….
BASTA KE SE NE VAA !!!
speriamo sia la volta buona
ma perchè non pignorano pure Rosella????????
speriamo davvero che passi di mano
rossela vatenne nn ti vogliamo dico solo questo