(BLOG, FORZA-ROMA.COM) – Il calcio, si sa, è fatto di episodi, talvolta determinanti, a volte meno. Roma – Napoli è stata contrassegnata dall’accidentalità, scandita da una serie di eventi discretamente influenti. Basti pensare che, dopo appena venti minuti di gioco, Ranieri era già costretto a sostituire ben due calciatori per infortunio. In genere, questo è presagio di sventura. Quando, poi, il neo entrato Lobont ha pensato bene di sciogliere subito i dubbi su su chi sarà il portiere titolare della Roma, regalando la rete del vantaggio al Napoli, gli stessi scongiuri sono apparsi inservibili; gli sviluppi dell’incontro andavano determinati in maniera più consapevole e non lasciati al caso. Ci ha pensato il solito Totti a gettare le fondamenta su cui erigere la riscossa. Il pareggio giallorosso porta, infatti , la firma del Capitano, ma questa è ormai una regola, quando c’è da rimboccarsi le maniche. Per completare l’opera, tuttavia, si è resa necessaria tutta l’esperienza dell’allenatore. L’iniziativa è stata di quelle risolute, anche perchè il tecnico romano si è esposto alla più facile delle critiche. Contraddicendo una delle norme non scritte del calcio, secondo cui, con un solo cambio disponibile e parecchio tempo ancora da giocare, è bene soprassedere, ha speso, ad inizio ripresa, l’ultima sostituzione, mandando in campo il giovane Faty, al posto di un Cerci sotto tono. Come Faty? E se poi andiamo nuovamente sotto, come lo ribaltiamo il risultato? E se, nel frattempo, si fa male "qualcuno", come la finiamo la partita? Diciamoci la verità, tutti noi abbiamo fatto considerazioni di questo tenore. Una sorta di "auto-gufata" collettiva, visto che, di lì a poco, proprio Francesco, subito dopo avere realizzato lo splendido goal del 2 a 1, ha abbandonato il campo per un problema al ginocchio, procurando una stretta al cuore a tutto il popolo romanista. A quel punto, sarebbe bastato incassare il pari in inferiorità numerica, per scatenare la polemica contro la più "sprovveduta" delle scelte tattiche. Ed invece, stavolta, il Mister c’ha visto lungo: Faty è salito progressivamente in cattedra, sfoderando una prestazione di spessore, un mix di qualità e sostanza, che non può e non deve passare inosservato. Avesse segnato su quel tiro al volo ad incrociare, al minuto 30 della ripresa, sarebbe venuto giù lo stadio. Ovviamente, quando determini le sorti del tuo destino, ci sta che ne rivendichi i meriti. Va bene, allora, che il suggello lo abbia apposto Claudio Ranieri, il quale, nel dopo gara, incalzato dal cronista di turno, ha puntualizzato: "Perrotta? Si, certo… Ma avete visto che gara ha fatto Faty?"… Onore al merito.