Ass. Giovanni Caudo: “Abbiamo concluso l’istruttoria, oggi la giunta dichiara l’interesse pubblico della proposta con condizioni che devono essere rispettate. 320 milioni stanziati per le opere di urbanizzazione, di cui 195 di interesse pubblico, esterne allo stadio. Lo stadio è della Roma, è di proprietà della Roma. La cosa che teniamo a garantirci è che lo stadio sia legato in maniera indissolubile all’As Roma. La condizione è fare in modo che l’utile di quest’opera, parte degli utili extra-stadio, vadano a favore del club giallorosso tramite una join venture. E’ prevista una clausola in caso di rottura di questo legame: il Comune, in tal caso, pretenderà il pagamento della parte relativa all’interesse pubblico. Lo stadio rimarrà alla Roma per 30 anni, la società avrà il diritto di prelazione sull’impianto“.
Parla il Sindaco Marino: “Una giornata memorabile, questa delibera è una ‘SbloccaRoma’. Oggi grazie al lavoro del Consiglio, della maggioranza, degli uffici che hanno lavorato durante questo mese di agosto, abbiamo uno scenario per cui è stato approvato il bilancio, abbiamo un piano di rientro che porterà rigore e abbiamo concluso una serie di azioni importantissime. Quella che qui comunichiamo lo è molto, non solo per il valore economico, per gli abitanti di quell’area, per i tifosi, ma anche per il metodo. Abbiamo ricevuto una proposta da oltre un miliardo di euro che era inizialmente irricevibile in quel modo, perché un’amministrazione che ha deciso di investire molto sull’ambiente e sui trasporti non poteva permettere che più di 50.000 persone si recassero in quella zona in auto. Abbiamo una nuova possibilità, insperata per la gente di quella zona, dimostrando che con la schiena dritta, il rigore, il dibattito e la trasparenza abbiamo oggi un piano che è veramente straordinario. Tra poco aprirà questo cantiere, tra i più grandi della nostra penisola e avremo non solo lo stadio e il trasporto su ferro, ma anche un parco da 34 ettari che altrimenti non avremmo mai avuto. Abbiamo chiesto e ottenuto che ogni singolo metro quadro venga sorvegliato affinché l’area possa essere sicura 7 giorni su 7 come avviene nelle altre città a qualsiasi orario del giorno. Per chiarezza, non si fa nessuno stadio e nessuna partita, finché non saranno completate tutte le infrastrutture, verosimilmente nel 2017 per poter permettere a Francesco Totti di giocarci. Stiamo parlando di lavori che inizieranno nei prossimi 8-10 mesi, con tremila posti di lavoro durante e altri tremila per il mantenimento delle opere. Penso che Roma abbia un motivo per essere soddisfatta“.
Da LaRoma24.it.
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