(NEWS AS ROMA – RANIERI CANCELLA SPALLETTI – MESSAGGERO) – Claudio Ranieri e Luciano Spalletti, presente e passato della Roma, il Messaggero fà luce sulle differenze di lavoro dei due tecnici, soprattutto nella metodologia e nella messa in pratica sul campo di esercizi e schemi.
Sono Proprio due settimane fa Claudio Ranieri si è presentato per la prima volta a Trigoria da allenatore della Roma. E ha subito spiegato ai giocatori come lui e il suo staff avrebbero lavorato in campo. Inizialmente con due sedute al giorno, sfruttando la sosta del campionato per le nazionali. Una full immersion scontata: per farsi conoscere e per conoscere meglio il gruppo. La virata, nell’addestramento quotidiano, è netta, rispetto all’era Spalletti. Vediamo le diversità tra le due gestioni. La prima novità, per i giocatori, è già al momento di mettere piede in campo per il riscaldamento che, con l’allenatore precedente, non prevedeva il pallone. Con Ranieri, invece, ogni calciatore ne ha uno. Corsetta leggera, ma soprattutto palleggi. Da soli e in coppia. E’ questa l’introduzione alla seconda fase. Perchè si passa subito, dopo un pò di tecnica individuale, agli esercizi di tattica. Spalletti, dopo il riscaldamento, si occupava ancora della parte fisica, sempre senza pallone. Con il nuovo tecnico, il lavoro fisico viene fatto come conclusione dell’allenamento. La scelta è dettata anche dal momento. Ranieri ha preso la Roma in corsa e come prima cosa vuole cambiare tatticamente la squadra. Con le sue idee che si basano soprattutto sull’organizzazione difensiva, sui reparti vicinissimi tra loro e sulla linea dei quattro difensori che deve abituarsi a lasciare gli avversari in fuorigioco. Domenica pomeriggio i difensori hanno solo pensato ad accorciare verso il centrocampo, senza cercare di mettere i giocatori del Siena in fuorigioco. L’allenatore non glielo aveva chiesto perchè Juan e Burdisso, convocati in Nazionale, erano stati a Trigoria giusto alla vigilia della partita e quindi non era stato possibile provare anche il fuorigioco. Ranieri va sul classico: le partitelle, utilizzando metà campo, sono in funzione della fase difensiva, dei movimenti specifici di ognuno. I quattro difensori vengono attaccati da sei/otto giocatori. Poi si coinvolgono due squadre, con partita a tutto campo 11 contro 11. L’allenamento termina con il lavoro fisico: forza e resistenza, con sterzate, frenate e cambi di direzione. Spalletti, ultimamente, si affidava alle macchine in palestra. Mentre la sua parte tattica era mirata a partitine a tema, concentrandosi su un reparto alla volta e variando anche in base a quanto visto nella partita precedente. Ranieri parla molto con i singoli, ma all’inizio anche Spalletti lo ha sempre fatto, sin dal primo ritiro di Castelrotto.