(CESSIONE AS ROMA – INCONTRO UNICREDIT-ANGELINI – ROMANEWS) – E così, arriva anche l’ultima conferma, che non serviva. Dopo l’intervista rilasciata dal centro informazioni d’Unicredit, Profumo ecco un’altra "testimonianza" della concretezza dell’interesse da parte del Re del farmaci italiano. Romanews.eu ha contattato delle fonti interne all’istituto di Piazza Cordusio ed ha ricevuto le seguenti risposte: “Confermiamo che ci sarà un incontro tra Unicredit e Angelini” e “E’ vero, c’è un pressing per rientrare del credito, ma gli strumenti per farlo rimangono in mano alla famiglia Sensi”. Oramai è chiaro, nonostante Rosella continui a smentire la concretezza e la presenza di Francesco Angelini. Non capiamo perchè si continui a negare l’esistenza di un acquirente. Ora, Rosella, sarà costretta ad ascoltare l’ormai imminente (a questo punto) proposta dell’imprenditore farmaceutico, Romano e Romanista, intenzionato a comprare la Roma e a salvarla dal brutto, per non dire altro, futuro cui stà andando incontro.
La redazione di forza-roma.com riporta l’indiscrezione pubblicata da Romanews.eu secondo la quale sarebbe vero un imminente incontro tra Unicredit e Angelini.
Questo il testo dell’articolo:
“Confermiamo che ci sarà un incontro tra Unicredit e Angelini”. E’ ciò che rivelano a Romanews.eu fonti dell’istituto di Piazza Cordusio. L’imprenditore farmaceutico che nel maggio scorso aveva manifestato per la prima volta l’interesse ad acquisire il pacchetto di maggioranza della AS Roma, sta muovendo passi concreti per arrivare al suo obiettivo. Il contatto con Unicredit rappresenta un passaggio obbligato in vista di una possibile trattativa con la famiglia Sensi. La Banca guidata da Alessandro Profumo, infatti, vanta un credito di circa 377 milioni nei confronti di Italpetroli. “L’immobilismo” della holding non è andato giù ad Unicredit, che per questo motivo ha deciso di “cambiare strategia” – fanno sapere fonti della Banca. Se prima la cessione della Roma era di primaria importanza per risanare tale situazione economica, adesso l’istituto ha deciso di allargare lo sguardo anche ad altri asset. “E’ vero, c’è un pressing per rientrare del credito – confermano le fonti Unicredit -, ma gli strumenti per farlo rimangono in mano alla famiglia Sensi”.