(RUBRICA LA ROMA SECONDO ME, FORZA-ROMA.COM) – Al tavolo da poker c’è sempre qualcuno che bluffa. E’ un rischio; se ti smascherano perdi. Ma il giocatore bravo sa scegliere il momento giusto e sa fare sua la partita.
Ieri tra i comuni mortali, malati di Roma, regnava un unico interrogativo: come avrebbe risposto Rosella Sensi alle esternazioni del dott. Angelini?
C’è stato da attendere, non troppo per la verità, ma poi la replica è arrivata, seccata, pungente, ma al tempo stesso beffarda e pittoresca.
“Mi sembra strano che il signor Angelini ritorni nuovamente sull’acquisto della Roma quando ha già dimostrato di non aver intenzioni concrete…”.
Del resto come potrebbe avere intenzioni concrete un personaggio che in passato, ascoltato dalla Consob, avrebbe confessato di essersi mosso solo ed esclusivamente sull’onda emotiva di un trasporto esagerato verso i colori giallorossi?
“Non vorrei dare troppa importanza a questa sua intervista…”.
Troppo evidente il tentativo di destabilizzare l’ambiente, racconta la Sensi, quasi ci fosse realmente una serenità generale da preservare.
Insomma, Angelini come un giocatore di poker maldestro ed inesperto, che si cimenta in un bluff intempestivo e di facile lettura: un dilettante.
Partita chiusa? Niente affatto.
A qualcuno, infatti, non è sfuggito che si tratta dello stesso tavolo dove già siedono, oltre al Presidente, il “baro” Fioranelli ed il “magnanimo” Profumo; lo stesso tavolo dal quale in passato è stato allontanato l’ambizioso Soros e qualche altro onesto contendente. Nel piatto l’A.S. Roma, la passione, la fede, i sogni, le aspettative di migliaia di tifosi.
E’ un gioco di ruolo, dunque, che avrà la sua quadratura solo quando saranno definitivamente scoperte le carte.
Fino ad allora, il dubbio che al bluff si risponda con un contro bluff resterà radicato nell’animo di coloro che continuano a seguire la vicenda con estrema trepidazione.
Gerardo Monaco
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