TOTTI
Francesco è pronto a giocare: oggi ha fatto un allenamento normale, ma anche ieri è stato così, quando lo abbiamo fatto lavorare diversamente perché la squadra faceva una seduta meno intensa, mentre lui aveva bisogno di qualcosa di più importante a livello atletico.
VOGLIA DI VINCERE
Vorrei che questo campionato non finisse mai, perché mi fa piacere allenare questa rosa: ho un gruppo fantastico, fatto di uomini, chiunque entra in questa squadra prende fiducia e dà il meglio di sé. A volte si commette qualche errore, come capita a tutti, ma ogni giocatore si mette a disposizione per migliorare immediatamente. Questo è l’entusiasmo che mi aspetto dai calciatori e anche dai tifosi: rimangono solo tre gare in casa e allora dobbiamo goderci ogni secondo e spingere questa squadra che lotterà fino all’ultimo.
CHAMPIONS: SEMIFINALI
I sorteggi sono praticamente due finali: io ho sempre una debolezza per il Bayern, perché la ritengo la squadra più forte di tutte, ma giocare contro il Real è difficile. Per quanto riguarda l’altra sfida, l’Atletico Madrid sta facendo belle cose, ma il Chelsea ha molta esperienza. Sicuramente saranno belle partite.
OBIETTIVI
L’obiettivo della stagione era quello di lavorare con i ragazzi e di farli scendere in campo con un’identità di gioco ben precisa: ora ce l’abbiamo ed è quella la cosa più importante. Per questo dico che a volte ci sono vittorie inquietanti e sconfitte che fanno sperare.
DESTRO
È inutile parlarne, mi sono già espresso sulla squalifica di Mattia: oggi ho una partita da preparare e non è il momento di tirare in ballo nuovamente questo argomento. Giovedì prossimo ci sarà un ricorso. La sua assenza domani, comunque, era già certa domenica, per il giallo preso sotto diffida. La sfida con l’Atalanta, essendo la prossima, è la cosa più importante alla quale dobbiamo pensare. Giochiamo prima degli altri e dobbiamo vincere, come abbiamo fatto più volte in stagione: fare 23 vittorie su 32 partite vuol dire che ci sappiamo fare, contando anche che abbiamo avuto tanti infortuni importanti. L’efficacia della squadra non si è mai abbassata, però, io ho fiducia in tutti i miei ragazzi: sono sereno, carico e motivato, il campionato non è finito ora e non lo sarà domani sera.
FALLI
Teniamo la palla più degli altri, per questo facciamo pochi falli. Conosco tutti i miei giocatori e nessuno di loro è cattivo: il fair play non manca. A volte bisogna essere intelligenti sul campo, ad esempio con quei falli che i media chiamano “tattici”. Gli squalificati? È una casualità, bisognerebbe giudicare ogni singolo fatto per parlarne bene. Quando un giocatore non c’è fa spazio a un altro e prende un po’ di riposo.
CARICA
Domani avremo circa 50 mila tifosi allo stadio e questa è una bella cosa: abbiamo fame di andare avanti, giocheremo con entusiasmo e scenderemo in campo per i nostri sostenitori: non molleremo la voglia di vincere che dimostriamo da inizio stagione.
VINCERE
Giochiamo solo per vincere: fare tanti punti è un bene per noi e vogliamo raggiungere il posto più alto possibile in classifica. Al momento il più abbordabile è il secondo, perché è il solo che possiamo difendere e dipende totalmente da noi, mentre il primo è l’unico che possiamo attaccare. Ho sentito parlare, dopo la vittoria della Juve, di scudetto già chiuso, mentre al termine del nostro 3-0 di domenica parlavano tutti di campionato vivo: non è così, la corsa è aperta ogni giornata. Dobbiamo andare avanti e fare il nostro: se saremo una Roma da record la nostra sarà una stagione straordinaria, che io voglio finire nel miglior modo possibile.
GIUSTIZIA SPORTIVA
Non c’è niente contro la Roma da parte della giustizia, ma sentire domande su un episodio a un giocatore che ha fatto tre gol è incredibile: a me piace parlare più di calcio. Noi dobbiamo dare gioia ai tifosi, solo così ci saranno gli spalti pieni.
SCELTE
Abbiamo cinque attaccanti validi, che sono Bastos, Ljajic, Totti, Gervinho e Ricci. Ce ne saranno tre o quattro sul campo dall’inizio. Dovrò pensare a che scelta fare: ognuno ha la possibilità di scendere in campo, dall’inizio o a partita in corso.
REGOLE
Nello spogliatoio ci sono cose che riguardano solo i giocatori e me. So che è difficile tenere tutto per noi, ma certe cose si dicono solo lì. Abbiamo delle regole da seguire, che restano tra noi. I giocatori lo sanno. I fatti meno ordinari, poi, li gestisco io di volta in volta. Prandelli? È il CT della nazionale Italiana: auguro agli Azzurri di andare avanti il più possibile, magari con tanti giocatori giallorossi.
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