Ecco le parole di Maurizio Beretta, rilasciate a La Gazzetta dello Sport.
“La norma è giusta, le sanzioni sono sbagliate. Il problema non è la norma, che peraltro abbiamo recepito dall’Uefa, ma il suo apparato sanzionatorio che ha molti limiti. È su quelli che dobbiamo lavorare“.
Come fare?“La segmentazione delle curve per individuare i veri responsabili è la strada giusta. Puniamo anche in modo più duro la minoranza incivile. Ma è intollerabile continuare a sanzionare la maggioranza perbene che, sono sicuro, condivide la nostra lotta al razzismo su cui, sia chiaro, non vogliamo arretrare. Ben vengano i microsettori, perché il meccanismo attuale si sta rivelando un boomerang e un’arma di ricatto contro le società. Ad agosto il presidente Lotito illustrò tutti i rischi connessi ma alla fine si decise di dare un segnale forte, allora era necessario“.
La cosa più urgente? “Difficile cambiare le regole in corsa, dovremo aspettare la prossima stagione. Intanto, la norma c’è e va rispettata, ma auspico la collaborazione di tutti per cominciare a dare la giusta dimensione a questo fenomeno. Il calcio italiano è un’altra cosa“.