La Sensi ha accettato di vendere la As Roma. Mediobanca troverà un alternativa a Fioranelli, la cordata dell’agente Fifa è stata giudicata non congrua, Angelini od addirittura Gheddafi potrebbero essere i toccasana per la cessione della As Roma.
La Gazzetta dello Sport – Che Rosella Sensi, dopo aver tentato di vendere la Roma a Fioranelli, abbia scelto come interlocutore Gheddafi? Perché ieri, al termine del discorso pronunciato in Campidoglio, il Colonnello libico (tirato in ballo pure da una battuta del ministro Scajola) si è visto recapitare da un conduttore radiofonico della città — molto vicino alla Sensi — una maglia della Roma. Un piccolo pensiero, in cambio di un grande regalo: venire ad investire anche qui, Eni, Enel e… la Roma, perché no? La Sensi, a questo punto, forse sogna proprio di continuare a gestire la società con un’iniezione di denaro libico.
Ipotesi – Però Mediobanca, che può operare nella doppia veste di advisor della Sensi e dei libici, sta battendo altre strade. La prima: verificare se i libici intendano entrare nella Roma con una quota, comprarsela tutta o rilevare la Italpetroli con i debiti. L’altra: capire se si possano abbinare ad altri soci. Il candidato ideale è Francesco Angelini, che ha già dato la sua disponibilità a Mediobanca e incontrerà Geronzi in queste ore. Oggi, Geronzi riceverà pure la Sensi, mentre Gheddafi è atteso dall’a.d. di UniCredit, Profumo. La banca attende sviluppi.
E Fioranelli? – Aspetta anche lui. Un articolo del settimanale Mondo (oggi in edicola) racconta cifre e dettagli della sua proposta: 300 milioni circa per il 100% del club, 140 milioni per gli acquisti nei prossimi quattro anni, nessuna quota di minoranza alla Sensi, l’impegno di riacquistare Trigoria. Belle intenzioni, ma sono ancora valide?