Incredibilmente volevo chiederti della partita di domani, seguita da un impegno quasi estremo. Tentazione di lasciare a riposo qualche giocatore? o vetrina da ultima giornata?
Non è facile, bisogna fare delle scelte. Abbiamo uno squalificato, che è Francesco, ma dobbiamo pensare a vincere, per vincere di fronte al nostro pubblico, per chiudere in bellezza la stagione e toglierci una soddisfazione, contro un avversario di tutto rispetto. Ovviamente il pensiero va a domenica, ma come avevo già detto: le gare di Milano e quella di domani erano necessariamente propedeutiche alla finale. Alcune idee ce le ho, ma devo verificarle.
Giocatori non convocati: sono recuperabili per domenica?
L’incognita riguarda solo la gara di domani: se non succederà niente. Noi speriamo di avere tutto il gruppo a disposizione per domenica: forse solo Stek non ci sarà.
Lei disse “io vivo qui da anni, so dove mettere le mani”. Tra le cose non riuscite a fare, ne scelga una.
M’avete fatto al stessa domanda anche sabato. Speravo d’incidere molto di più sulla continuità di questa squadra, mentre abbiamo avuto due cadute che non mi sono piaciute, contro Chievo e Pescara. Vuoi anche svelare il successore? sì? no? la Roma lo ha trovato? vi siete dimenticati, anche se io non l’ho visto da nessuna parte ultimamente, che questa squadra ha ancora un allenatore, con pieni poteri e tutti i diritti che gli dà la carica. Mi sembra che sia già spostata la mira da tempo, da parte vostra però.
La Roma ha un allenatore: lei si confermerebbe?
Anche questa domanda è nuova. Mi costringere a ripetere sempre le stesse cose, per educazione, ma mi annoio. No, non mi riconfermerei perché mi sento incapace. Questa volta cambio. E’ ovvio, no? che cosa dico? che non mi riconfermo? dai, è ovvio, no? secondo te io posso dire il contrario.
Magari ha già parlato con la società…
Questi sono affari nostri.
Lei è qui da tempo: Osvaldo ha parlato di un gruppo che dovrà partire da 0, con due anni di lavoro. Dove inciderebbe sul mercato se potesse decidere?
Me ne sono accorto, ma non lo dico a te.
Io vorrei che lei analizzasse l’ultimo biennio. Con il suo successore sarebbero 4 allenatori diversi: non sarebbe destabilizzante per il gruppo?
Ricominciare daccapo è sempre penalizzante per tutti, in qualsiasi lavoro. Poi bisogna vedere se bisogna ricominciare daccapo. E’ la tua visione, questa, ma non è la mia, né credo della società. Risultati al di sotto delle aspettative, ma da qui a ricominciare da 0 è un’esagerazione. Abbiamo continuità, anche importante: qualsiasi situazione va corretta. Speriamo che ci sia da correggere il meno possibile e laddove vorrà la società, lo farà.
Per lei anche una vetrina: se arrivasse un’offerta, andrebbe altrove?
E’ il mio mestiere e penso di saperlo fare bene. O qui, o altrove, oppure ho la possibilità di fare quello che ho sempre fatto, ma come vi ho già detto, il mio destino io ce l’ho chiarissimo, lo controllo io e lo decido io.
Da parte sua, un voto a questo campionato, aspettando la Coppa Italia, e se si aspettava un campionato così mediocre.
Mediocre secondo me non è la giusta valutazione. Sufficiente, ma mediocre no. Perché si sono viste anche buone cose, nella prima fase di Zeman come gioco spumeggiante, poi ci sono stati delle difficoltà che ci hanno portati ad eventi che tutti conosciamo. Siamo andati vicino agli obiettivi, li abbiam visti da vicino spesso, ne abbiamo uno in gioco fra una settimana, che potrebbe cambiare completamente il valore della stagione. Diventerebbe un’annata buona, se abbiamo la fiducia di aspettare una settimana. Se siamo fiduciosi.
Lei lo trova sufficiente, altri insufficiente, non crede che tra le sue dichiarazioni ci sia una discrepanza?
Io no. Nemmeno mezza.
Alla sua prima conferenza fece capire quanto era felice di essere in questa posizione.
Quale?
Godo o qualcosa del genere.
Ma ancora godo: lo sai cosa sto facendo? Sto allenando la Roma, una delle società pi§ importanti al mondo, come faccio a non goderne? Sono rammaricato di non riuscire a fare quello che non vorrei, tutto, ma lo sport abitua a queste cose. Però godo ancora.
Quale è la cosa più bella di allenare la Roma? E quale lato negativo eviterebbe?
Il lato negativo non te lo dico, quello positivo, che sesso condivido con i miei collaboratori è quando vado in giro per la città: l’affetto che la gente mi riserva, non i romanisti e basta, come è successo ieri sera, ma anche i nostri avversari della partita del 26, che naturalmente non mi augurano di vincere, ma mi testimoniano un affetto che non pensavo di arrivare ad ottenere. Questo è quello che mi piace di più in assoluto e in tutti i posti dove vado, sia i ragazzi giovani che le persone anziane. Questo mi inorgoglisce e significa che l’obiettivo che mi ero preposto, quando chiedevo partecipazione alla gente, l’ho ottenuto: me l’hanno data alla grande e di questo sono più che orgoglioso e li ringrazio tutti.
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