PARIGI, 24 APR – Sette i lungometraggi in competizione per la 48esima Settimana internazionale della Critica al Festival di Cannes, di cui sei opere prime. Una selezione, cui si aggiungono tre proiezioni speciali, ristretta perchè «quest’anno abbiamo voluto sottolineare la nostra specificità che è quella di presentare opere prime o seconde, per definizione fragili», ha spiegato il delegato generale della Semaine, Jean-Cristophe Berjon. In lizza Huacho di Alejandro Fernandez (Cile, Francia, Germania), The ordinary people di Vladimir Perisci (Serbia, Francia), Lost Persons Area di Caroline Strubbe (Belgio), Adieu Gary di Nassim Amaouche (Francia), Sirta la Gal ba (Whisper with the wind) di Sharam Alidi (film iracheno di una giovane cineasta iraniana), Mal dia para pescar di Alvaro Brechner (Uruguay, Spagna), Altipiano di Jessica Woodworth e Peter Brosens (Belgio, Germania, Paesi Bassi), l’unico secondo lungometraggio in competizione, girato in parte in Perù in lingua quechua. Gli altri sei concorrono per la Camèra d’or che consacra il miglior primo film tra tutte le sezioni del Festival, vinta l’anno scorso da Hunger di Steve McQueen presentato nella sezione Un certain Regard. Il film iracheno «descrive l’erranza di un personaggio che traversa il Kurdistan iracheno per trasmettere dei messaggi», quello di Vladimir Perisci evoca la guerra in Bosnia con l’itinerario «di un giovane che sale su un autobus e al quale viene ordinato di uccidere».