Nonostante la Roma non abbia giocato al 100% delle proprie potenzialità alla fine è riuscita a strappare un pareggio ad Udine. Per molti tifosi questo risultato sa tanto di sconfitta, non solo per essere andati in vantaggio ma anche per aver potuto gestire la superiorità numerica per una ventina di minuti finali.
LA DIFESA
Sicuramente i giallorossi non hanno brillato, così come non avevano brillato con il Genoa, ma sono riusciti a dare continuità difensiva su un campo difficile come quello friulano. La squadra di Guidolin ha creato solo due azioni da gol: all’inizio con Di Natale e sulla rete di Muriel. La difesa ha sbandato pochissimo e paradossalmente il Genoa è stato più pericoloso dei bianconeri di ieri.
L’ATTACCO
Se la retroguardia ha risposto bene così non è stato per l’attacco. La manovra dei giallorossi è sembrata prevedibile ed anche le azioni per la Roma si contano sulle dita di una mano. La squadra spesso è stata spezzata in due e non c’è stato ritmo di gioco offensivo. Con l’uscita di Totti nessuno ha creato gioco e la Roma si pè fermata la. Guardare soltanto l’errore di Osvaldo alla fine è fuorviante dato che in 20 minuti di superiorità la Roma ha creato una sola occasione.
I NUMERI
Dal punto di vista dei numeri si può solo essere fiduciosi: in casa l’ Udinese ha perso colo contro la Juventus, ha pareggiato con il Napoli ed ha battuto Milan, Fiorentina e Inter. Per questo, almeno sulla carta, si può parlare di punto guadagnato, non di due punti persi.
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