Se Erik Lamela ha dimostrato grandissimo progressi non è da meno anche Miralem Pjanic, ritrovatosi protagonista in queste ultime sfide con la Roma dopo essere stato messo in secondo piano in questa seconda metà del 2012.
LA SECONDA PARTE DI STAGIONE CON LUIS ENRIQUE
Se nella prima parte di stagione, almeno fino a gennaio, Pjanic sembrava potesse essere uno dei protagonisti di una grande Roma 2011-2012 alla fine così non è stato. Dopo il bellissimo gol contro il Bologna su punizione a gennaio e la buona prestazione contro l’Inter in casa il giocatore subisce un involuzione, lui come tutta la squadra. Non segnerà più fino alla fine dell’anno ed i risultati altalenanti iniziano a far ricredere gli addetti ai lavori ma non i tifosi giallorossi, sempre attaccatissimi al giovane bosniaco già idolo della folla grazie alla sua classe ed alla sua gentilezza fuori dal campo.
CRITICHE E RINASCITA CON IL BOEMO
Miralem si allena duramente in estate per mettersi in mostra davanti a Zdenek Zeman che, come accade anche con Lamela, pungola il giocatore per spronarlo a dare sempre il massimo. Inizialmente il giocatore viene inserito a fasi alterne: partecipa alla gara contro il Catania, la prima di campionato, ma salta la trasferta a San Siro contro l’Inter. Panchina con Parma, subentra contro Palermo e Lazio ed è proprio nel derby che c’è il segnale della svolta: il giocatore fa un gol incredibile su punizione e si sfoga davanti a tutti. Secondo molti le frasi di sfogo erano rivolte proprio contro l’allenatore boemo ma la querelle verrà chiusa proprio da Pjanic che confermerà di non aver insultato l’allenatore. Ma a Zeman non interessano o meno i presunti insulti del suo calciatore, l’importante è aver visto la grinta e la determinazione del bosniaco che da lì in poi giocherà tutte le restanti 6 gare dal primo minuto uscendo solo in occasione della sfida contro il Chievo.
Dopo il derby gol contro il Torino e giocate fantastiche che rimettono la Roma in carreggiata per le posizioni europee. Per Miralem questo 2012 è finito veramente con il botto.
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