Zdenk Zeman, mister della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla fine della gara contro lInter:
I tifosi dell’Inter hanno esposto lo striscione: “Onore a Zeman, icona di un calcio pulito”
“Sono contento che la gente voglia un calcio pulito, vedere calcio vero e tanto spettacolo”.
Tatticamente tutto come previsto?
“Tutto ancora no ma sono contento: sono scesi in campo facendo giocare poco l’Inter e ripartendo quando c’era la possibilità. Il centrocampo era più mobile di quello avversario e la partita si è decisa lì”.
La partita si è decisa dal punto di vista tattico o fisico?
“Può essere che l’Inter fosse più stanca visto l’impegno di coppa. La mia squadra mi piace possa giocare sempre con un buon ritmo”.
Pjani non era al 100% ma sarebbe stato comunque questo il centrocampo titolare?
“No, avrebbe giocato lui”.
Chi sarebbe rimasto in panchina?
“Uno dei due”.
Le è piaciuto di saper soffrire per poi ripartire?
“Abbiamo sofferto due mesi di preparazione, dura e difficile, in modo da saper soffrire”.
Rispetto a Catania la squadra ha giocato molto più in verticale. Merito di Tachtsidis?
“Ne abbiamo parlato con la squadra, cercando di correggere quello che non andava bene e l’approccio è stato giusto”.
Prime impressioni sul campionato?
“Non dobbiamo sognare, dobbiamo lavorare per far sognare gli altri. Se ci sarà convinzione e voglia penso che possiamo mettere in difficoltà tante squadre”.
Destro? Giocherà altre volte da esterno destro?
“E’ la prima volta che ha giocato lì, si è sacrificato anche per tenere l’avversario e forse in fase offensiva dovrebbe cercare più collaborazione con i compagni, anche con Osvaldo. E’ questione di tempo”.
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