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Cosa ha insegnato la partita con il Milan?
"Ha insegnato che ce la possiamo giocare con tutti, perchè il Milan è una delle corrazzate più forti di questo campionato e che gioca il miglior calcio Poi è inutile analizzare il pelo nell’uovo e dargli troppa evidenza perchè di errori nel calcio se ne commetteranno sempre. Certe volte bisogna essere più bravi a rafforzare le cose che si fanno bene".
La cosa che le è piaciuta di più e che vorrebbe vedere con la Samp?
"L’ordine nel primo tempo, la reazione dopo il gol del 2-1 che poteva crearci problemi sotto l’aspetto psicologico e la partita nel complesso".
Le ha fatto piacere lo striscione esposto dalla Curva Sud? Un attestato di stima e fiducia da parte dei tifosi.
"Grandissimo piacere. Non l’avevo visto come era dal campo, non mi ero accorto come fosse esteso. Non è il solito che tiene mio cugino! Le mani erano tante, mi ha fatto enormemente piacere, non pensavo fosse così esteso".
Lei domani avrà a disposizione viste le assenze di Vucinic, Totti, Okaka e Menez, avrà solo due attaccanti: Baptista e Montella. Potrebbe comportare rischi l’ipotesi di vederli insieme?
“Bisogna valutare bene quello che potrebbe essere il sistemare alcune cose dopo aver iniziato la partita, avere la possibilità di dare un impulso alla gara in un senso o nell’altro, per cui andranno fatti dei ragionamenti a 360 gradi”.
Quanto può dare Baptista? Fino ad oggi quanto ha dato secondo lei e cosa si aspetta dal giocatore?
“Mi aspetto che continui ad impegnarsi come ha sempre fatto, lui ha già dato quello che doveva dare e mi aspetto altrettanto, che continui a fare le cose per il gruppo e per la squadra come ha tentato di fare fino in questo momento. Il ragazzo si è visto, un professionista perfetto”.
La Sampdoria che squadra è? E rispetto a quando l’avete incontrata che cosa cambierà e cosa potrebbe cambiare?
“La Sampdoria non ha cambiato assolutamente niente, quella partita lì stavamo attraversando un momento particolare, la squadra da un punto di vista mio i vedeva che poteva reagire da un momento all’altro, poteva succedere in quella partita lì, è successo subito dopo, ma avevo a disposizione calciatori che oggi non ho, come lo stesso Francesco, per cui non è che ora sia meglio dell’altra volta e che le problematiche siano minori, sono le stesse e dobbiamo essere una squadra, un collettivo forte”.
Onestamente ha detto di puntare al quarto posto, guardando la classifica si deprime o pensa che ci sia tempo per recuperare visto che il pareggio dell’altra sera vuol dire poco?
“Se dico che possiamo puntare al quarto posto penso che ci sia tempo per recuperare”.
Ha avuto la sensazione che Baptista faccia valere poco il suo fisico, che sia un giocatore prestante che spesso va per terra e che non lotta su tutti i palloni con grinta?
“Ho avuto la sensazione opposta che lui lotti su ogni pallone e che tenti di mettere a disposizione della squadra le sue caratteristiche che includono anche questa qualità della forza fisica e molte palle inattive vengono gettate su di lui proprio perché è bravo a metterle in terra con il petto e a far valere la sua prestanza”
Lei ha detto: “Non dovessimo arrivare al quarto posto avremmo fallito tutti”. Ci spiega meglio cosa intende per tutti? La squadra è da quarto posto e quindi il fallimento sarebbe tecnico, o la squadra non è da quarto posto?
“La colpa è sempre mia, io ho un ruolo fondamentale, secondo me la squadra può arrivare quarta e se non ci arriviamo io sono il primo ad essere imputato”.
Vista la carenza di punte è possibile un ritorno al vecchio modulo domani?
“Gli esterni mancano tutti, per cui se manca qualche punta bisogna inventarne uno nuovo. No, secondo me sia Montella sia Baptista possono ricoprire quel ruolo lì, la nostra è una squadra che ha fatto vedere negli sviluppi questa qualità di farsi trovare a diversi calciatori in fase di conclusione, di conseguenza si userà la stessa interpretazione di movimento e di inserimento continuo per creare delle possibilità ai centrocampisti che abbiamo di trovarsi in zona gol”.
Lei ha ribadito la possibilità di arrivare quarti, nel caso questo obiettivo fallisse, il suo progetto come andrebbe letto? Nel caso non venisse riconosciuto ai giocatori quello che lei chiede che venga riconosciuto, lei come si porrebbe e come la prenderebbe?
“Se riusciamo a vincere questa partita sicuramente avremmo una classifica diversa, e si potrà vedere poi ancora più concreta la possibilità di arrivare in quella posizione. Lasciamo passare queste partite ed i se e i ma facciamoli dopo”.
Questa potrebbe essere la volta buona di Cassano a Roma, come vede la maturazione di questo ragazzo? Poteva far comodo a questa squadra?
“Cassano può far comodo a chiunque, ha fatto vedere di essere un grandissimo calciatore che fa parlare di se, anche per un eventuale mercato importante che lo riguarda e potrebbe essere un problema in più per la nostra squadra perché lui è un grandissimo calciatore. Ha trovato un ambinte dove lui sta vivendo con tranquillità e serenità tutto e di conseguenza rimette a disposizione del calcio le sue indubbie qualità”.