ROMA, 29 DIC – Chi difende «aprioristicamente» i giudici non si accorge così di «danneggiare l’intera magistratura» che ha invece bisogno di essere riformata e invitata a riflettere sulla sua collocazione nell’ ordinamento costituzionale. Lo dice in una intervista al ‘Corriere della Serà Luciano Violante, sottolineando la necessità di creare un «contrappeso» al potere della magistratura, così come c’è per governo e Parlamento. Per l’ex presidente della Camera sarebbe sufficiente un intervento sul Csm: con «un terzo eletto dal Parlamento, un terzo dai magistrati e un terzo scelto dal Capo dello Stato», la magistratura non sarebbe più «un settore totalmente autogestito». La riforma va fatta ora, perchè «dopo Salerno, Catanzaro e Pescara non si deve aspettare che esplodano altri casi per capire che qualcosa non va». Certo, «occorre un maggior rispetto delle garanzie di tutti. Ma – aggiunge – garantismo e giustizialismo sono parole deformate dal tempo», meglio dunque che i partiti cerchino di essere «legalitari». E come antidoto per il futuro, propone ai partiti di autoregolamentarsi imponendo agli amministratori di non accettare regali «sopra una certa cifra».