La funzione principale del software realizzato dagli esperti del Cnr è quindi quella di semplificare la vita ai genitori che vogliono proteggere i propri ragazzi dai pericoli della rete. E può costituire un valido aiuto per educare i minori a un comportamento responsabile su internet. L’uso del ‘social networking’ e delle chat riscuote un crescente successo soprattutto fra giovani e adolescenti. Le piazze virtuali però, oltre a essere luoghi di condivisione di opinioni e gusti, possono diventare anche fonte di problemi. Accedere è semplice: basta fornire informazioni che rendono facilmente rintracciabile chi decide di appartenere a queste comunità on line. «Chi si iscrive ad una chat -sottolinea il Cnr- indica il proprio nome e cognome, l’indirizzo e-mail, in qualche caso il numero di cellulare e, spesso, inserisce anche la propria foto, godendo così di una visibilità pericolosa, che può determinare quello che in inglese è definito ‘grooming’, l’attività di adescamento attraverso il web di minori, che diventano così vittime». «L’opportunità offerta dalla rete di conservare l’anonimato o di fingersi chi non si è -avverte ancora il Cnr- offre, inoltre, all’adulto la possibilità di manipolare il minore, ignaro della reale identità dell’interlocutore». Un’identità che però non potrà sfuggire all’occhio attento del moderno ‘Virtual parent’. Info: www.cnr.it.