Verso le 21 la Roma è tornata nella capitale scendendo all’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino. Il pullman è stato scordato come di consueto da alcune vetture della polizia. Una decina di tifosi era presente all’uscita del Terminal T1. Walter Sabatini ha detto ai cronisti presenti:
“Abbiamo pagato la nostra incostanza. Avremo cinque, sei giorni per parlare, ma le parole non fanno i risultati. Quelli li fanno la testa, il cuore i piedi. Ed è una squadra che ha queste caratteristiche, quindi siamo fiduciosi. Sulla vicenda De Rossi non ci sono notizie contrastanti. Il tecnico tende a difendere i giocatori e lo spogliatoio ma io e Baldini abbiamo preferito dire la verità, una piccola verità per evitare qualche dietrologia. Ci sono delle regole e che vanno rispettate senza deroghe sennò si va in un meccanismo poco controllabile. Così i paga anche un prezzo“.
Così va a discapito anche del terzo posto.
“Non credo, non è ancora detto. C’è ancora il tempo. Certo oggi l’abbiamo pagata anche dal punto di vista psicologico, è stata pesante, ma nessuno rinuncia“.
Si continua con Luis Enrique?
“Ci mancherebbe…”
E perché il tecnico non stava con il gruppo?
“E’ andato a Coverciano con Baldini, domani c’è una riunione degli allenatori”.
De Rossi ci sarà al derby?
“Vedrete che sarà pronto, ha una settimana per prepararlo al meglio e sarà in testa al gruppo come ha sempre fatto. Perché ha fatto un solo ritardo, ma è un grande professionista che ha avuto una sola distrazione l’abbiamo pagata noi e lui”.
Luis Enrique antepone il gruppo ai singoli?
“Quando si vuole costruire qualcosa c’è da pagare un prezzo. Gratis non riusciremo a far niente. Ci scotta a noi e a tutti i tifosi della Roma, ma è così”.