ROMA – «Siamo una squadra che ha bisogno di sfide importanti». Dici Arsenal e pensi a quanto sia stata crudele l’urna di Nyon, che incrocia ancora una volta il destino della Roma con quello dei club d’Oltremanica. La voce di Luciano Spalletti, invece, scaccia via ogni timore: «E’ stimolante aver pescato uno dei club più organizzati al mondo – ha sottolineato il tecnico -. L’Arsenal ha i migliori giovani d’Europa. Sono una squadra molto forte, ma noi possiamo vincere. L’augurio è quello di vivere un 2009 “maggico”, proprio come si dice a Roma».
Menez contro Nasri e la colonia transalpina dei Gunners, De Rossi contro Fabregas, ma non solo: duelli tra stelle, tra culture calcistiche, tra tecnici. E a proposito di Wenger, Spalletti, dopo aver brindato con Sir Alex Ferguson, spende parole di ammirazione anche per il francese: «E’ un grande allenatore, lavora in campo in modo pregevole, sa come far comportare i suoi ragazzi».
L’Arsenal, dal canto suo, non può gioire, avendo pescato una delle mine vaganti dell’intera Champions. Lo stesso Wenger ha definito la Roma «come la miglior squadra d’Italia, è come aver preso il Barcellona». Chi non nutre di certo un bel ricordo dell’Arsenal è Francesco Totti che nel 2003 fu espulso per una gomitata a Keown. Sei anni dopo, il capitano ha la possibilità di trascinare la Roma, per la terza volta di fila, tra le prime otto d’ Europa: «Ormai a questi livelli sono tutte grandi squadre – ha detto -. Ci aspettiamo una gara dura ma sarà un appuntamento sicuramente affascinante».
Julio Baptista, invece, tornerà all’Emirates Stadium, dopo l’esperienza della stagione 2006/2007: «Ci è toccato l’Arsenal, dobbiamo lavorare per passare il turno: la Roma è forte e deve qualificarsi». I Gunners, in Premier, sono a -8 dalla vetta: già domani, però, contro il Liverpool capolista avranno l’occasione di accorciare: anche perché ad Adebayor, Nasri, Walcott e Van Persie, si aggiungerà anche Eduardo, al rientro dopo un gravissimo infortunio.