Pur di arrivare al successo si può raccontare una piccola bugia: l’attrice spagnola Pilar López De Ayala lo ha fatto e non ha alcun rimorso. «Volevo lavorare fuori dalla Spagna» ha detto, «e così mi sono inventata che sapevo parlare il francese. Sono andata a Parigi per un provino e quando il regista si è accorto della bugia era troppo tardi: ormai in quel ruolo vedeva me».
Il film in questione è la commedia Baby Love, presentata ieri a Roma e in uscita domani, fenomeno in Francia e apprezzata anche in Spagna dove la López è già una piccola stella della tv: «Sono felice di portare al cinema una commedia perché in televisione mi fanno solo soffrire. Piango e partorisco, non faccio altro. Se sei una donna è quasi impossibile che ti offrano un ruolo comico: veramente, se sei una donna, tutto in generale è più difficile».
Da qualche anno si parla di lei come della nuova Penélope Cruz: entrambe madrilene, entrambe trentenni (Pilar la più giovane, di 4 anni) e corteggiate dal cinema americano, per la López «Penélope ha il talento e i ritmi di una star, mentre io aspiro a diventare solo una buona attrice. Ammiro la Cruz ma la mia vita non ha nessuna delle sue complicazioni». Almeno per adesso: anche perché a Hollywood Pilar un piedino lo ha già messo recitando in Alatriste insieme a Viggo Mortensen, «più generoso di Babbo Natale», e presto potrebbe tornarci «per un nuovo film girato fuori dall’Europa».
Spagnola di sangue blu, Marìa del Pilar López de Ayala y Arroyo, questo il suo nome all’anagrafe, condivide con la Cruz la libertà nella vita privata: «Non sono madre e non ci tengo – dice – non sono ossessionata dall’idea di lasciare un segno ai posteri». A meno che non si tratti di un’impronta sul Walk of Fame di Hollywood. (LEGGO)