Il Cagliari chiede le scuse ufficiali di Maurizio Zamparini con questo comunicato: «La Cagliari Calcio S.p.A.- si legge nel comunicato pubblicato dal club rososblù sul suo sito- preso atto delle dichiarazioni rilasciate alla carta stampata nonchè alle reti televisive, dal Presidente del Palermo, Sig. Maurizio Zamparini, al termine della gara Cagliari-Palermo disputatasi la scorsa domenica 7 dicembre presso lo stadio Sant’Elia, in cui il massimo dirigente rosanero ha ipotizzato che i presunti errori arbitrali commessi dal Sig. Banti potessero essere riconducibili al ruolo di Vicepresidente di Lega ricoperto dal Dott. Massimo Cellino, affermando anche che »sapevamo che dovevamo guardarci da Moggi, da Giraudo, oggi ci dobbiamo guardare anche dal Cagliari«, espone quanto segue. Le espressioni utilizzate dal Sig. Zamparini, probabilmente frutto del rammarico derivante dalla sconfitta contro una Società ritenuta »provinciale«, appaiono di pessimo gusto, censurabili e comunque non aderenti minimamente alla realtà dei fatti. La Cagliari Calcio S.p.A., infatti, nonostante il ruolo ricoperto dal proprio Presidente in seno alla L.N.P., è stato più volte danneggiata, anche nel corrente campionato, da sfortunate decisioni arbitrali, senza mai invocare non meglio precisati »fantasmi« o sollevare perplessità sulla buona fede dei direttori di gara e la casualità degli errori. Oggi, invece, la scrivente Società si ritrova destinataria di gravissime insinuazioni, paragonata a soggetti raggiunti da pesantissimi provvedimenti disciplinari a causa della violazione dei fondamentali principi di lealtà, probità e correttezza, con significativo pregiudizio della propria immagine ed onorabilità. Pertanto, pur rinnovando la stima nei confronti del Sig. Zamparini, certi che si sia trattato di uno sfogo dovuto esclusivamente al risultato negativo, la Cagliari Calcio S.p.A. ed il suo Presidente, Dott. Massimo Cellino, esprimono grande rammarico per le dichiarazioni espresse, invitando il Presidente del club rosanero a rettificare quanto affermato, nel contempo porgendo le proprie scuse alla scrivente Società, e ad i suoi dirigenti e tifosi».