Inizia un periodo importante per la Lazio ed il suo allenatore ne è consapevole.«Questa è una settimana decisiva, topica dalla quale dovremo uscire restando nella parte sinistra della classifica. Quello è l’obiettivo di sempre non solo di questa parte di stagione anche perchè i giochi si faranno in primavera e se saremo lì… Questo è un campionato che si è molto livellato verso l’alto, ci sono cinque squadre che hanno qualcosa in più delle altre, poi alche che possono inserirsi, ma ogni campo è difficilissimo. Pensate solo quello che stanno facendo Catania, Udinese e Genoa. Quest’ultimi hanno anche preso il capocannoniere del campionato spagnolo e Thiago Motta dal Barcellona, indicazioni molto chiare. Domani andremo a far visita ad una squadra molto temibile. Ho allenato a Bergamo e quasi facevamo il miracolo della salvezza quell’anno, conosco l’amore di una città intera per la sua squadra e quanto i giocatori in campo sentano la spinta della loro gente. Lo score interno della squadra di Del Neri si spiega così oltre da alcuni giocatori di ottimo livello ed un tecnico che li guida da tre anni permettendo movimenti a memoria. Ho qualche dubbio di formazione. Foggia ha oggi qualche linea di febbre che fortunatamente ha smaltito Rozehnal, ma il ceco ieri non si è allenato per questo, Pandev parte, sta meglio ma soffre di un’infiammazione al ginocchio, qualche dubbio c’è». Ancora una volta i dubbi maggiori di Rossi sono per il centrocampo. Sicuro del rientro dopo la squalifica Ledesma con Brocchi a destra e Manfredini a sinistra, preferito a Mauri e Meghni. «Devo ancora lavorare su di loro- ha confermato Rossi- abbiamo degli attaccanti con determinate caratteristiche e quindi devo trovare la maniera di accorciare la squadra. Nessuna delle mie punte parte da lontano ma sono rapidi nei pressi dell’area di rigore avversaria, non hanno 50-60 metri di corsa quindi devo adeguare la squadra a centrocampo. Domani è probabile che gioca Manfredini. Ha corsa e piede ma è anche possibile che in futuro si possa provare anche Kolarov a centrocampo. Brocchi, poi, ha più corsa di Dabo che comunque domenica è andato molto bene». In attacco invece è sicuro del posto Tommaso Rocchi. «Mi sembra che dopo ogni partita si parli sempre di questo. Lui ha espresso il suo malumore, il suo stato d’animo, ma come devo capire lui lo devo fare anche con gli altri 28». Caso chiuso quindi. Sicuro del posto anche Zarate. «Da lui non mi aspetto nulla. È esploso ed ha dimostrato tutto il suo valore ma ora è normale che le difese avversarie siano riuscite a prendere all’argentino le misure, ora sta a lui capire le contromosse da utilizzare in campo. È vero che non segna dalla trasferta di Torino ma sinceramente per uno come lui che a 21 anni si inserisce nel campionato italiano lasciando il segno, non è proprio un problema». L’assetto tattico dipenderà dalle condizioni di Foggia. L’attaccante napoletano è stato convocato ma oggi non si è allenato per la febbre. Se recupererà scenderà in campo con Rocchi e Zarate altrimenti dentro Mauri e ritorno al rombo. «In questo momento la priorità è quella di recuperare tutti. Onestamente qualcuno non lo abbiamo ancora visto (Matuzalem è fermo da settembre), ma le mie scelte non saranno legate alla partita contro il Milan in coppa Italia di mercoledì prossimo. Lavoro per vincere domani e mercoledì, a San Siro cambierò qualcosa ma senza stravolgere e dare contentini a nessuno». L’ultimo appunto Rossi lo fa al divieto di seguire la squadra a Bergamo per i tifosi della Lazio. «Mi dispiace, senza tifosi non è calcio.