Roma-Milan non sarà soltanto la sfida tra giallorossi e rossoneri, sarà molto di più soprattutto per Mexes. Il francese la maglia della Roma la ha indossata per ben sette anni: 267 partite, 16 reti e 139 vittorie.
La storia del suo inizio in giallorosso è particolare, bella, intensa come i suoi interventi là dietro che molte volte hanno salvato la retroguardia giallorossa, ma anche piena di alti e bassi, di momenti di gloria e di grandi ricadute.
Arriva nell’Agosto del 2004 scelto proprio da Franco Baldini. Nonostante la Roma nella stagione precedente, la 2003-2004, aveva lottato per lo scudetto per il Milan fino alle ultime giornate, quella che si avvierà sarà una delle pagine più negative della storia giallorossa.
Quell’estate è sancita da dolorosi addii e dall’idea che la Roma, purtroppo, di soldi da investire sul mercato non ne ha più. Il segnale viene dato da Capello ed Emerson passati alla Juventus, due che quando il gioco si fa duro preferiscono schierarsi con i più forti. Arrivano Perrotta dal Chievo e Prandelli in panchina anche se la sua avventura si concluderà in brevissimo tempo.
La Roma per sostituire il partente Samuel al Real Madrid compra due difensori: il giovane Mexes, svincolato dall’Auxerre ed il capitano del Parma, Matteo Ferrari, a suon di milioni. Il primo, in quella sfortunata stagione, spesso e volentieri si accomoda in panchina, gioca poco e quando gioca viene additato da tutti come un calciatore scarso. Il secondo, Ferrari, gioca spesso ma la sua parentesi in giallorosso, figlia di prestazioni spesso indecorose, si chiuderà presto.
La stagione dopo la Roma compra un altro svincolato: Samuel Kuffour dal Bayern Monaco. Ad inizio stagione inizia la solita storia: Kuffour gioca, Mexes no. Sulla panchina siede Spalletti, l’allenatore scelto da Franco Baldini per guidare la Roma del futuro. Questa sarà l’ultimo regalo dell’attuale direttore generale prima autoescludersi e di venir salutato alla porta come un qualunque “consigliere di mercato”.
Per il francese sono settimane dure ma l’11 dicembre 2005, in occasione di Roma-Palermo persa per 2 a 1, il difensore entra al 15esimo del secondo tempo proprio al posto di Kuffour. E dopo quella volta non uscirà mai più. Inutile dire che la settimana dopo, il 18 dicembre 2005, ci fu la svolta epocale nel famoso Sampdoria-Roma dove Spalletti schierò Totti punta centrale e la Roma incominciò a giocare con il 4-2-3-1.
Mexes diventa uno dei difensori più ammirati della Serie A ed un simbolo della Roma, con i colori giallorossi vince 2 Coppa Italia ed una Supercoppa Italiana oltre ad aver partecipato, insieme a tutti, al sogno di vincere lo scudetto 2007-2008.Il calciatore gioca una stagione 2009-2010 sottotono ma le sue lacrime da tifoso vero, nel giorno più amaro, quello della sconfitta per 2 a 1 contro la Sampdoria con una Roma prima in classifica, non verranno dimenticate mai.
Da la il ritorno da titolare la scorsa stagione, le belle prestazioni, il rinnovo che tarda ad arrivare ed il grave infortunio. Il resto è storia recente. Il calciatore firma per il Milan, molti si chiedono ancora di chi sono le colpe del suo addio ma sarebbe una caccia all’uomo senza fine. Se per Emerson e Capello al loro ritorno c’è stato il finimondo, per Mexes ci sarà solamente silenzio. Un silenzio che sa di rispetto.