“L’investimento più significativo dell’Inter è stato Ricky Alvarez, in molti hanno commentato criticamente l’esborso effettuato per un 23enne esploso da sei mesi, in realtà Moratti si è portato a casa un vero e proprio jolly (può giocare come ala su ambo i lati, ma soprattutto come mezzala d’inserimento) in possesso di tecnica finissima, capacità risolutiva, e di un fisico imponente di grande modernità. Un giocatore fatto e pronto, discorso che non si può applicare invece del tutto al neo romanista Lamela, e non è detto che questo sia per forza un problema. Il Coco, classe ’92, è logicamente più acerbo rispetto ad Alvarez, però in prospettiva può andare oltre, e questa deve essere la chiave di lettura dell’investimento di Walter Sabatini, perchè la Roma, gestendo e coccolando il suo nuovo trequartista mancino, potrebbe ritrovarsi, anche in brevissimi tempi, in casa una nuova superstar. Investendo sui giovani il rischio è quello di esagerare nelle previsioni sulle prospettive, rischio che però si corre, al contrario, se non si conosce perfettamente l’oggetto della discussione: per questo, si rischia di sottovalutare la portata di questi arrivi“.
Stefano Borghi, esperto di calcio sudamericano, parla nel proprio editoriale su TMW dei nuovi talenti arrivati in Italia…