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Uno di quei giorni interminabili, lunghi anzi lunghissimi tanto da poter vedere e rivedere in flash back tutti i momenti della gestione Spalletti, dagli stenti iniziali, al record di 11 vittorie, dalle coppe italia vinte, passando per i trionfi a San Siro, allo stade de Gerland , al Santiago Bernabeu , non dimenticando il 7 a 1 di Manchester, gli infortuni di Capitan Totti, 2 anni consecutivi ai quarti di finale di Champions, la rincorsa all’Inter, lo scudetto cucito al petto per oltre 60 minuti, le trattative con gli americani, con gli arabi poi la scomparsa di Franco Sensi, un uomo grandissimo, per spirito e sincerità, un grande presidente.
Sulle note di Grazie Roma questi fotogrammi sembrano quasi non essere trascorsi ma la realtà li ha visti passare, ha visto materializzare vittorie ma anche clamorosi tonfi, ha visto una Roma capace di cadere ma al contempo rialzarsi piu forte di prima e combattere pure contro chi ha la potenza del vil denaro e può permettersi di comprare fenomeni e stelle, la realtà ha visto una Roma arrivare quasi sempre ad un soffio dal traguardo, l’ha vista cadere in questa macabra stagione appena iniziata, l’ha vista brutta, irriconoscibile, piccola, indifesa, capace di trasformare avversari normali in extra terrestri, capace di farsi annientare e di subire pesanti batoste.
Gli uomini quelli veri, possono cambiare il corso degli eventi specie se negativi, perché se la Roma oltre ad essere stata una grande squadra, è un fenomeno umano, gli antichi dicono che ogni fatto fatto umano ha un’unizio ed una fine, si spera che questa volta gli antichi hanno sbagliato perché la fine la cara ed amata Roma riuscirà con la sua forza ad allontanarla per tanti anni.