Oggi vorrei iniziare dalla fine. Dalle bandiere sventolanti e dai cori che sono andati avanti a oltranza dopo il fischio finale di un Roma Juve da iscrivere negli annali come una delle peggiori prestazioni della Roma post Cristo.
Mi è stato suggerito che la D’Amico dallo studio Sky si domandasse che il significato di quella voglia di cantare anche dopo una partita che aveva appena scritto l’inesorabile parola “FINE” sulla stagione della Roma. “Forse è l’entusiasmo scatenato dal possibile arrivo di DiBenedetto!” guaiva la Signora del Gol dallo studio, “Forse hanno apprezzato la prestazione della squadra! Se fosse così sarebbe davvero un bel gesto, all’inglese!” (quest’ultima affermazione dev’essere sarcastica, sennò la dovrei interpretare come uno dei tanti insulti all’intelligenza quotidianamente lanciati nell’etere dai masnadieri di Sky). Proviamo a spiegarlo in questa sede, or dunque, quel “bel gesto”… Non è un giudizio sulla squadra, assolutissimamente no. Quella è una prova di tifo, una dimostrazione che la Curva c’è sempre, che la Curva è oltre, che è lei il vero patrimonio di questa squadra. La Roma è il suo tifo, presente e capace di sostenere la propria squadra in ogni situazione, a prescindere! È un gesto importante nel calcio di oggi, dove 2 partite sbagliate fanno perdere la pazienza a chiunque (addirittura molti la pazienza non l’hanno mai trovata), che ci dovrebbe riempire il cuore di orgoglio e confermare che, anche dopo queste serate, siamo dalla parte giusta.
Non lo so, volete ch vi parlo della partita? Io eviterei, solo a pensarci sento uno strisciante malessere salirmi su fino alla bocca dello stomaco. Vi parlerei piuttosto delle quasi 60.000 persone che si erano presentate allo stadio speranzose e sognatrici. Stracciato ogni record stagionale di pubblico,i motivi per venire allo stadio ieri erano innumerevoli… i fino a quel giorno incoraggianti risultati della squadra, le note vicende societarie delle ultime settimane, i risultati sorprendenti degli spennacchiotti e dell’Udinese, la bassa qualità di una Juve che sembra l’Atalanta di dieci anni fa e la giornata decisamente calda. Una congiunzione astrale incredibile! Era impossibile perdere! Impossibile per molti, non per noi!
La Curva ha messo in atto tutte le macumbe possibili contro quel maledetto di Storari, noto esaltato quando gioca contro la Roma… nell’ordine sono stati insultati Storari, la mamma di Storari, la sorella di Storari, la moglie di Storari… nulla da fare. Molto meglio il nostro Alberto Aquilani, che ha rinunciato più di una volta al tiro anche quando aveva lo spazio e che ha giocato una onesta partita da 5,5-6. Lui lo sa, la sua Roma ne ha già abbastanza di ex con il dente avvelenato. Comico Pepe… insignificante, infine, Motta… sti due è come se non ci avessero mai giocato con noi.
Insomma, finito il primo tempo si è andati negli spogliatoi con uno che si è messo a fare la scenetta dell’infortunato in campo, ha fatto finta di rientrare per poi essere sostituito al primo minuto della ripresa. Sia mai che si fa male al ginocchietto e che il Milan gli stracci il contratto. Sia chiaro, io spero che si sia lacerato completamente i legamenti, specie ricordandomi di quando diceva “è un mio rischio non firmare, magari mi faccio male e resto per strada!”. Ma magari ce resti, per strada! Ma magari! Dopo che hai preso per i fondelli l’intera tifoseria per mesi dicendo che saresti rimasto o che non saresti andato via a parametro 0. Tanto per essere chiari in questa storia è colpa della vecchia dirigenza fino a quando è stata in carica, adesso è colpa di Mexes e di Unicredit. Ma tanto la tua parola, Phil, cosa vale se non la tua credibilità come uomo? È giusto che tu te ne vada sotto la doccia anzitempo, tanto nessuno mi toglie dalla testa che se ci fosse stato Burdisso al posto tuo sarebbe andata diversamente.
Solo che quando dicevo a Mexes di andare negli spogliatoi non pensavo veramente che, con un’atmosfera del genere, anche il resto della squadra lo avesse seguito avesse imboccato la via delle docce anzitempo. Porca vacca, sono riusciti in una impresa storica. La carica dell’Olimpico avrebbe resuscitato Lazzaro ieri, e invece si sono voluti trasformare loro in Messia e hanno pensato di resuscitare una Juve che, vi giuro, era peggio di quella di Maifredi!
Tutto questo mio vaneggiare fa capire quanto sia urgente una svolta epocale. La squadra non va più nemmeno se la spingi passo passo fino alla linea di porta. Bisogna cambiare. Tutto. Subito.
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