Rassegna Stampa | CorSport | La Roma ogni anno perde puntualmente punti con le piccole, con una in particolare. Quest’anno è successo col Brescia, che dei suoi 19 punti totali in classifica (penultimo), 4 li ha conquistati proprio contro i giallorossi.
C’è sempre una piccola squadra che sfregia il campionato della Roma. E in alcuni casi, glielo brucia completamente. Quest’anno c’è il Brescia, che dei 19 punti conquistati sinora, quattro li ha presi alla Roma. Niente da dire, questo pari se l’è meriato e, se mai, c’è da chiedersi perchè la Roma ogni tanto si butti via così, quasi divorata da se stessa. Ha giocato un primo tempo di totale squallore, si è ripresa un pochino nella ripresa, è andata in vantaggio con Borriello, ma dieci minuti dopo, sull’unico pericolo portato dal Brescia, si è fatta subito raggiungere. E nel finale poco ci è mancato che Lanzafame firmasse la vittoria. In questo quadro deprimente, Ranieri ha fatto sfoggio di punte. Ne ha presentate tre, tutte insieme, sin dall’inizio, ma il cocktail non ha funzionato. Lenta e indolente la squadra, fermi e senza sintonia Totti, Vucinic e Borriello davanti. Come se ognuno giocasse per sè. Ranieri, che negli ultimi tempi riesce ad aggiustare le cose nella ripresa, questa volta ha aggiunto anche Menez, schierando un 4-2-4 sicuramente rischioso, nonostante la pochezza del Brescia. Solo che non basta aggiungere punte, se poi la squadra gioca sotto ritmo, non ha ispirazione e soprattutto se si affida solo e sempre all’iniziativa del singolo. Così è già tanto che la Roma sia riuscita a far gol con Borriello, solo che Riise, dormendo su un cross facile facile, ha permesso a Eder di rimettere le cose a posto.
IL RITORNO – Bel punticino, forse insperato, ma meritato, per Iachini tornato in panchina giusto per dare un altro dispiacere alla Roma. Quanto, appunto, alla Roma, impari a giocare di squadra, non può pensare di andare avanti aspettando sempre la giocata del suo campione. E’ vero, ne ha parecchi, comunque Ranieri li utilizzi, ma la squadra deve sostenerli con un gioco corale, armonico, che per ora non si vede. Brutto stop, inatteso, non era nemmeno stanca la Roma, veniva dalla domenica bianca di Bologna, c’erano tutti i presupposti per fare un bel balzo in avanti. Invece niente, che spreco!
Inguardabile, ha buttato via l’intero primo tempo. Altro che tridente, il primo tiro in porta l’ha fatto dopo 34 noiosissimi minuti e lunghe, incomprensibili, pause. Come se non ne avesse voglia, è partita su ritmi lenti, da dopolavoro, e così è andata avanti senza sussulti. Al Brescia non è parso vero e si è limitato a tener palla, per congelare il gioco e non correre rischi. La Roma, come assopita, si è adeguata, non ha fatto mai pressing, non ha imposto cambi di ritmo, spesso si è spaccata in due, con le tre punte davanti e il resto della squadra nella propria metà campo. Solo qualche spunto individuale e bisogna dire che Vucinic non ne ha indovinato uno, Totti ha combinato poco, Borriello è rimasto in attesa di cross. Il più pericoloso è stato Cassetti, che ha trovato spazi sul suo out ed ha cercato di sfruttarli a dovere. In questo tran tran mortificante, dopo ben 25 minuti è arrivato il primo tiro, ma da parte del Brescia e per niente pericoloso per Julio Sergio. Poi al 34’ la prima e unica fiammata romanista: in un’area affollatissima Vucinic ha cercato la porta in mezza rovesciata, il tiro è stato respinto sulla linea e Borriello da due passi ha provato il tap in, che gli è stato murato. Due minuti dopo, da fuori area, Cassetti ha scaricato un destro angolato e forte, su cui Arcari si è superato. Sacrosanti i fischi nell’intervallo e Ranieri ha pensato bene di buttare dentro nella ripresa anche Menez, ma non al posto di una punta, bensì di Simplicio.
BOTTA E RISPOSTA – Dopo 6 minuti Vucinic, chiudendo uno scambio con Menez, ha sbucciato la traversa ed è stato come un segnale per andare all’assalto. Su un tiro di Totti, Arcari non ha trattenuto e si è accesa una mischia paurosa che lo stesso Arcari ha risolto. Al 13’ la Roma è passata in vantaggio. Lancio di De Rossi per Vucinic, Bega è riuscito solo a togliergli la palla, non a respingerla e Borriello, piombato a rimorchio, si è avventato, scaraventando in rete. Dopo 7 minuti Totti ha timbrato l’incrocio con una punizione ciclonica da fuori area. Iachini, a sua volta, per riequilibrare la partita, ha inserito Lanzafame al posto di Zanetti. E al 23’ il Brescia ha pareggiato. Cross da sinistra di Hetemaj, Riise è rimasto impalato ed Eder lo ha beffato, incornando nell’angolo opposto. La Roma è ripartita all’assalto ma creando più confusione che palle gol e il Brescia in contropiede ha sfiorato il vantaggio: Lanzafame è entrato in area, da solo, ma ha colpito in pieno la traversa. Nell’ultimo assalto romanista, Borriello è stato strattonato davanti alla porta, De Marco non ha visto o ha sorvolato.